“Ti do il doppio”: rivelazione scottante sul rinnovo del tecnico giallorosso | Sgomento assoluto nella piazza
Retroscena da non credere riguardante i discorsi che hanno portato al rinnovo del contratto del tecnico giallorosso.
Superato il fatidico 30 giugno, le società non hanno più il pensiero dei contratti in scadenza, e possono concentrarsi maggiormente sulle altre importanti questioni che le riguardano.
Fino alla data in questione però sono state tante le trattative che hanno portato ai prolungamenti di tanti importanti nomi, come ad esempio Daniele De Rossi per la panchina della Roma.
Proprio per quanto riguarda il rinnovo del tecnico giallorosso, nelle scorse ore è stato svelato un retroscena a dir poco clamoroso, che ha visto la dirigenza del club essere costretta ad offrire il doppio per fargli accettare la proposta.
Una rivelazione che ha sbalordito tutti
Qualche giorno fa il Lecce ha rinnovato il contratto di Luca Gotti. Il tecnico 56enne è stato artefice di una grande salvezza nella stagione scorsa. Dopo essere subentrato in corsa a Roberto D’Aversa, ha preso la squadra dai bassi fondi della classifica e le ha permesso di mantenere la categoria con un gran lavoro.
Di conseguenza la volontà di proseguire insieme da ambo le parti c’era tutta, e l’allenatore ha firmato un prolungamento fino al 30 giugno del 2026. La strada che ha portato a questa firma è stata però piuttosto tortuosa, tanto che il responsabile dell’aria tecnica del club Salentino Pantaleo Corvino ci stava rimettendo la vita. Nella notte dopo l’incontro tra il diretto interessato e Gotti, che non aveva ancora portato risultati, è scoppiato un incendio in cui il dirigente è stato salvato proprio dal mister, come raccontato dallo stesso nel recente retroscena.
Il racconto di Corvino
”Avevo scelto un luogo in disparte per parlare del contratto con Gotti, così siamo andati in una struttura di un mio amico che viene utilizzata solo per le cerimonie. Siamo andati a cena e non ci siamo messi d’accordo, così si è fatto tardi e siamo andati a dormire. A un certo punto, durante la notte, ho sentito un tonfo. Era Gotti che bussava alla mia porta: la struttura andava a fuoco”.
”Abbiamo tentato di scendere, ma c’era troppo fumo e stavo svenendo, così ci siamo calati dalla finestra del primo piano. Io ero confuso e lui mi ha detto ‘Leo, sono qui con te’. Quando ci siamo messi in salvo gli ho chiesto: ‘Quanto volevi di stipendio? Ti do il doppio”’.