Volete partire? Io vi mando in Serie B | Roma, avallata una doppia cessione: ecco dove li spediscono
Doppia cessione in vista per due giovani talenti della Roma, Ghisolfi pronto per mandarli in prestito in Serie B
Ghisolfi sembra essersi già preso la Roma. Il nuovo direttore sportivo dei giallorossi ha la personalità giusta per gestire una piazza complicata come quella del club della Capitale, composta da una tifoseria calorosa e passionale che chiede sempre un salto di qualità a livello di organico.
Gli ultimi anni hanno visto l’arrivo di molti giocatori in prestito o come parametri zero, con pochi che hanno lasciato davvero una traccia. I colpi Dybala e Lukaku e il carisma di Mourinho hanno sopperito a investimenti che non sono stati all’altezza del prestigio del club.
Con Daniele De Rossi la rosa si è espressa al meglio ma dare continuità al rendimento avuto non è scontato dato che gli interpreti saranno in parte diversi, con molti che hanno già lasciato Trigoria.
Per il mister un rinnovo biennale con l’intenzione di riportare i capitolini in Champions League, obiettivo che è sfumato nel rush finale dello scorso campionato dopo una rincorsa iniziata a metà gennaio.
I due talenti della Primavera della Roma possono andare in prestito in B
Attualmente in ritiro con la Roma sotto la guida di Daniele De Rossi, il futuro di due dei giovani giallorossi più talentuosi potrebbe essere presto lontano da Trigoria. Alla Salernitana piacerebbero Riccardo Pagano e Luigi Cherubini, con quest’ultimo seguito anche dalla Reggiana.
L’allenatore vorrebbe valutarli in ritiro per capire se sono già pronti per essere aggregati alla prima squadra o se sia più conveniente far proseguire la loro crescita in Serie B in Campania, con gli amaranto che proveranno a tornare in A dopo la retrocessione e un’annata da dimenticare, con il record negativo di punti da quando il campionato è a 20 squadre.
De Rossi è l’esempio di quanto le giovanili della Roma siano valide
Daniele De Rossi ha a cuore i giovani talenti della Roma, avendo lui stesso fatto la trafila nella cantera giallorossa prima di diventare il punto fermo del centrocampo e infine capitano.
Sa anche che tra il campionato Primavera e la Serie A c’è un salto a volte troppo alto e che quindi è preferibile non bruciare un talento mettendolo in campo con il rischio che commetta degli errori che potrebbero diventare pesanti.