Roma, società fatta a pezzi così: “Siamo tantissimo indietro” | Entusiasmo finito a Trigoria
Attacco durissimo nei confronti dei piani alti del club capitolino, che smorzano la gioia e i sogni dei tifosi che erano nati di recente.
L’attesa per l’inizio del campionato è già cominciata. Soprattutto sulla sponda giallorossa della Capitale, i tifosi non vedono l’ora di iniziare a sostenere i propri beniamini in vista del prossimo anno.
Anche se la squadra è ancora un cantiere aperto, la piazza è entusiasta soprattutto a causa della permanenza di Daniele De Rossi sulla panchina, che ha rinnovato il contratto per tre anni dopo gli ottimi mesi trascorsi da subentrato di Mourinho.
Le affermazioni delle ultime ore però hanno fatto calare il gelo in quel di Trigoria. La società infatti è stata fatta a pezzi dalle recenti parole senza alcun ritegno.
Dichiarazioni forti per la Roma
Tutti gli appassionati di calcio, e in particolar modo i tifosi della Roma, ricorderanno con grande piacere e affetto Paulo Roberto Falcao, ex centrocampista e tra i migliori giocatori della storia della Magica. Nella Capitale il brasiliano ha avuto anche un figlio, Giuseppe, il cui riconoscimento è arrivato solo dopo lunghi anni di battaglie legali.
Anche se non è stato mai presente con suo figlio, Falcao gli ha lasciato di sicuro in dote una cosa: la passione per i colori giallorossi. Giuseppe è un grande tifoso romanista, e sui social si esprime spesso sulla squadra capitolina. E proprio di recente che il figlio d’arte con un lungo post su Facebook ha criticato in maniera nemmeno troppo sottile l’operato della società della famiglia Friedkin.
Le parole di Giuseppe Falcao
”Io capisco che fare mercato non è semplice, che i soldi da investire non sono molti e che hai tanti calciatori anche da vendere, ma tra meno di un mese inizia la Serie A. E ad oggi la Roma di De Rossi praticamente non esiste. Persi Lukaku, Llorente, Azmoun, Spinazzola, la Roma è una squadra profondamente incompleta”.
”Mancano nell’ordine: un terzino destro titolare, due centrali difensivi perché Smalling e Kumbulla non sono più proponibili a certi livelli, un terzino sinistro, un altro centrale di centrocampo, un’ala, un 9 forte e se esce Abraham anche un’alternativa.Il tempo scorre e il mister ha bisogno di una squadra su cui lavorare il prima possibile. Siamo tantissimo indietro, bisogna darsi una svegliata”.