Sono stati 6 anni incredibili: i tifosi salutano un perno della squadra | Addio Roma, stavolta è tutto vero
Se ne va una bandiera della Roma: il saluto dei tifosi è commovente: sei anni insieme che non nessuno potrà mai cancellare.
Roma è questa, c’è chi la ama e chi scappa via. Oppure nonostante la nomea di infallibile goleador, non riesce a entrare nei cuori dei tifosi giallorossi. È passata in sordina la partenza di Romelu Lukaku, ventuno reti complessive coi capitolini: roba da Batistuta e Montella.
Eppure, vuoi perché si sapeva che sarebbe rimasto una sola stagione, vuoi perché nonostante i tanti gol pesanti non è stato quasi mai decisivo nei big match, i tifosi della Roma non si sono dannati l’anima nel giorno della sua partenza.
Molto più clamore, invece, dopo la fine dell’esperienza di Mourinho alla Roma. Un coitus interruptus (in senso figurato) tutt’ora per molti tifosi giallorossi. Già perché c’è chi viene a Roma e lascia il segno. E chi sta talmente bene da non volersene più andato.
A quanto pare è il caso di Tammy Abraham. “Fin dal primo giorno qui a Roma, ho voluto dimostrare la mia passione per il calcio e la volontà di aiutare il club. Sono una persona sorridente e sempre positiva. Questa è la mia prima preparazione post infortunio, è la mia stagione e voglio dimostrare di essere tornato”. Parole chiare che allontanano Abraham dal Milan.
Di tutt’altro pensiero
Le parole di Tammy fanno piacere, non fosse per l’attaccamento alla maglia, per i tifosi giallorossi qualcosa di molto importante. Eppure per il club dei Friedkin, l’attaccante inglese è cedibile. Molto cedibile. La conferma arriva dall’ultima amichevole con l’Everton.
Al termine dell’incontro Ghisolfi si è intrattenuto con il diesse dei Toffees, il tema Abraham è caldo, anche se non c’è soltanto la squadra di Liverpool. West Ham e Bournemouth sarebbero pronte a battagliare pur di riportare in Inghilterra l’attaccante inglese di 26 anni. Che, dal canto suo pensa soltanto alla sua Roma.
La Roma è sempre la Roma
Roma e la Roma sono state casa e famiglia anche per Elisa Bartoli. Una giocatrice cresciuta calcisticamente nella capitale a forti tinte giallorosse, passando nel giro di tre anni dalla Serie B alla Serie A. Nell’estate 2012 l’esperienza alla Torres con annesso scudetto e due Supercoppe. Eppure la Roma è sempre la Roma.
Elisa torna nel 2018 nella Capitale, un amore talmente grande da diventare uno storico capitano. Coppa Italia in bacheca, storica qualificazione nella Champions femminile, una Supercoppa e un altro scudetto. Questi sono che sono ricordi indelebili, che non verranno mai cancellati nonostante proprio questa estate, dopo sei anni, Elisa Bartoli lascia nuovamente la Roma per l’Inter. Ma i tifosi non dimenticano e la salutano con tutti gli onori del caso. Un caso diverso da quello di Lukaku