“Può chiudere la sua carriera”: altro che addio, la situazione è ancora più grave | Putiferio a Trigoria
Le ultime notizie che arrivano dalla Capitale si scontrano con la realtà che i tifosi si aspettavano. Il mercato incombe.
Immaginare la fine di una carriera sportiva non è esattamente il momento più dolce né per un calciatore né tantomeno per un club. A volte però la scelta di separarsi appare come quella più sensata. Si chiudono i cassetti dei ricordi e ci si proietta verso qualcosa di nuovo e ancora più elettrizzante.
È già successo in passato e questa scelta di fronte a un importante bivio ha cambiato la carriera di alcuni calciatori. A Roma lo sanno bene e come ha dichiarato anche lo stesso De Rossi, la storia del club prevale su tutto il resto. Gli allenatori e i giocatori cambiano ma la Roma resta sempre e comunque.
Pensare dunque a quel momento in cui tutto avrà una fine, un punto, fa ancora più male. Una piazza così passionale è riuscita in ogni caso a sopportare gli addii di leggende come Francesco Totti ma ciò non significa che il prossimo passo non venga vissuto con lo stesso trasporto e quella emozione che ti toglie la voce in gola.
La Roma deve andare avanti, sempre più concentrata sui propri obiettivi. Chiudere la carriera in giallorosso avrebbe sicuramente dato un senso diverso all’intera vicenda. Ecco cosa può accadere adesso e perché il giocatore comunque verrà seguito con grande attenzione.
Ecco il bivio
Andare via o restare per aiutare la squadra e i propri compagni nel corso di una stagione lunga e faticosa. Il futuro di Paulo Dybala ora è chiaro e non dovrebbero esserci altri colpi di scena. L’argentino resta nella Capitale.
Una buona notizia per il calcio italiano ma anche un fuori programma per chi aveva dato ormai per scontato il suo passaggio all’Al Qadsiah. Il club dell’Arabia Saudita aveva pronto un ricco contratto da ben 75 milioni di euro in 3 anni per l’argentino.
La mossa salva carriera
Restare a Roma per Dybala significa innanzitutto riabbracciare i propri tifosi ma anche giocarsi le chance di convocazione in nazionale. Secondo Sandro Sabatini, intervenuto sulle frequenze di Radio Radio Mattino “andare in Arabia significa chiudere la carriera anche per quanto riguarda la nazionale”.
La Joya continuerà a deliziare i propri tifosi e per De Rossi ora si presenterà il dolce problema di far coesistere l’ex Juve con Matias Soulé.