“Qualsiasi allenatore vorrebbe averlo”: DDR si sfrega le mani | È il colpo più grande degli ultimi 10 anni
Daniele De Rossi entusiasta: la Roma ha in tasca un vero e proprio top player. E’ il colpo di mercato più importante degli ultimi anni.
E’ iniziata come peggio non si poteva la stagione allo stadio Olimpico della Roma. La squadra guidata da Daniele De Rossi, dopo il pareggio per 0-0 all’esordio in campionato a Cagliari, è uscita incredibilmente sconfitta dalla gara contro l’Empoli.
Nel debutto in casa, i giallorossi hanno perso e i calciatori sono stati fischiati dai tifosi (oltre 67mila accorsi allo stadio) sia all’intervallo che a fine partita. I toscani per la prima volta nella loro storia hanno espugnato l’Olimpico grazie al successo per 2-1 che ha portato la firma di Gyasi e Colombo.
Shomurodov, uno dei calciatori della Roma fuori dal progetto e destinato a partire nei prossimi giorni, aveva riacceso le speranze della Roma, che però non è riuscita a trovare la via del pareggio. Il forcing giallorosso non è infatti riuscito a dare i suoi frutti.
Un punto in due gare per la squadra di Daniele De Rossi, fermata anche dai ben tre legni colpiti. Un inizio di campionato in salita, che nessuno si sarebbe mai aspettato viste le prime due avversarie che proponeva il calendario.
Dybala, la Roma ha in casa un ‘nuovo acquisto dopo il no all’Arabia
Doveva essere la serata di Paulo Dybala, lo è stata solo in parte perché macchiata dal risultato negativo. L’argentino è stato accolto all’ingresso in campo da un vero e proprio boato dello stadio Olimpico. Dopo il no alla maxi offerta proveniente dall’Arabia Saudita, la sua permanenza è sicuramente da considerare come un colpo di mercato.
Nando Orsi ne ha parlato a Radio Radio: “De Rossi sa che è rimasto un giocatore fondamentale. A meno che non sia impazzito, credo che qualsiasi allenatore vorrebbe avere Dybala. Penso che tecnicamente abbia in squadra un giocatore importante”.
Dybala ha spiegato il rifiuto all’offerta saudita
Nel post Roma-Empoli, Paulo Dybala ha parlato della sua scelta di dire di no all’Al Qadsiah e restare nella Capitale: “Ho messo tante cose sul tavolo per scegliere, c’era la mia famiglia, mia moglie in particolare, la città, la squadra, il voler tornare in nazionale: ho 30 anni, mi sento bene anche se vedo tante critiche per gli infortuni.
Cerco di lavorare al massimo e curarmi bene, per rendere al meglio. Ci sono tante cose, poi si parla solo di soldi: quando uno vede quelle cifre, non posso negare che ci pensi. Però metti tante cose sul tavolo, alla fine mi hanno fatto prendere la scelta di rimanere”.