Il posto da titolare è mio: Roma, l’ultimo acquisto è pronto a stupire | De Rossi non ha più scuse
Il mercato di Ghisolfi ha messo a disposizione tanti giocatori nuovi, ora De Rossi deve assemblarli, ma senza più scuse.
È stato un mercato strano quello della Roma appena chiuso. A folate. Dopo i primi mugugni per il sostituto di Lukaku che non arrivava, memori della passata stagione quando gli attaccanti a Mourinho arrivarono a fine agosto, Ghisolfi imbraccia la doppietta. A stretto giro di posta.
Prima Mati Soulé, un investimento importante (pagato 30 milioni di euro) per il presente e per il futuro, un futuro in testa alla Roma senza Dybala. Poi Artem Dovbyk, il Pichichi della scorsa Liga, uno dei primi cinque cannonieri europei dell’annata che fu.
Anche nel caso dell’ucraino, un signor investimento, più di 35 milioni, a stretto giro di posta. Non si vedeva da tempo una Roma capace di spendere quasi 70 milioni di euro in un amen. Poi la doccia fredda: Paulo Dybala che dice sì a un triennale da 75 milioni da parte del Al-Qadsiah. Panico.
Il giorno dopo cambia tutto: dietrofront della Joya, la Roma rifiuta l’offertina saudita. Si rimane così, ma servono i centrali. Altra folata di mercato: prima arriva Danso, che non passa le visite, mediche. Poi ecco Tiago Djalò, ma neanche lui passa le visite mediche.
Lo scambio
Nel frattempo lo scambio col Milan non decolla: per Alexis Saelemaekers in giallorosso non c’è problema, ma i rossoneri offrono ad Tammy Abraham un ingaggio minore di quello che l’inglese prende alla Roma. Quando tutto sembra saltare, altro dietrofront con un’operazione chiusa tra prestiti secchi. Dall’oggi al domani lo scambio si fa.
E cambia tutto di nuovo, perché il centrocampista belga, reduce da una stagione sopra le righe con il Bologna, è capace di giocare a tutta fascia. Da qui l’idea di un cambio di sistema che può permettere a Daniele Rossi di cambiare sistema di gioco.
Un jolly da giocarsi
Saelemaekers rischia di mandare in panchina Soulé, soprattutto se Daniele De Rossi opterà da qui al termine per un più equilibrato 3-5-2, anche perché ora i difensori ci sono. Uno sicuro, quel Mario Hermoso cercato prima dal Napoli poi dall’Inter. L’ha preso la Roma, visite mediche permettendo, fuori dalla deadline della sessione estiva di mercato, perché l’ex Atletico era svincolato.
Tra mille difficoltà, confusione e dietrofront, ora Daniele De Rossi ha una squadra con più varianti rispetto alla passata stagione, più forte. Quanto più forte in relazione alle altre, lo dirà il campionato. Di certo DDR ha avuto quello che voleva, con Saelemaekers un jolly a centrocampo da giocarsi. Con Manu Koné una diga davanti alla difesa. Niente più scuse, la società quest’anno ha fatto il suo, spendendo oltre cento milioni, ora tocca a capitan Futuro sterzare, e correre, dopo un inizio stagione da andamento lento.