Voi fate troppa ‘comunella’: Roma, fatti fuori 3 cardini della squadra | Decisione indiscutibile del tecnico
Nelle pieghe delle scelte tecniche, che danno spunti sì di riflessioni ma fanno molto discutere, aprendo un caso: fatti fuori in tre.
La Roma ha allungato il mercato oltre i suoi limiti. Il giorno dopo la fine della sessione estiva, nel giorno di Juventus-Roma, Mario Hermoso sbarca a Fiumicino tra l’entusiasmo generale. Per tanti motivi. Il primo è che va a tappare un buco aperto proprio nel finale di un mercato concitato.
Era stato preso Kevin Danso, ma non ha passato le visite mediche creando (soprattutto lato Francia) un vespaio di dubbi e polemiche. Nemmeno Tiago Djalò è stato ritenuto idoneo a vestire la maglia giallorossi. Così Ghisolfi ha trovato rifugio nell’affollato mercato degli svincolati.
Mario Hermoso, poi, è un signor giocatore, un po’ in là con gli anni. Ma è stata una colonna del Cholismo: esperto, mancino e soprattutto perfetto per il 3-5-2. Da scoprire, poi, se andrà a rimpiazzare Smalling oppure farà da apripista all’ultimo acquisto della Roma, quel Mats Hummels per cui è stata aperta una trattativa.
Così ora è tutto nelle mani di De Rossi, finito per la prima volta in forte discussione per l’inizio a dir poco complesso della Roma, nella sua prima annata da allenatore dall’inizio. Non gli era capitato mai nemmeno al debutto con la Spal.
Le scelte
A far discutere, però, sono anche altre scelte, quelle di Luciano Spalletti. La Repubblica ha aperto di fatto una sorta di caso attorno al mondo Roma al rientro dopo quell’esperienza nefasta, retaggio di un Europeo da dimenticare in fretta.
L’Italia riparte dalla Nations League, da un doppio impegno in trasferta: a Parigi (il 6 settembre alle 20:45) contro la Francia (altra grande uscita delusa nella kermesse continentale tedesca) e contro Israele (il 9 settembre alle 20:45, si gioca a Budapest per le note vicende politiche). Ebbene, lo farà in pratica senza il gruppo Roma.
L’indiscrezione
È l’indiscrezione de La Repubblica che interpreta così l’esclusione dalla convocazione azzurre di Mancini, El Shaarawy e Cristante. Secondo il noto quotidiano nazionale, infatti, è una scelta figlia delle scorie della fallimentare spedizione azzurra in Germania per Euro 2024. C’è soltanto Pellegrini tra i convocati Azzurri. Perché?
Sempre secondo La Repubblica, Spalletti avrebbe visto troppo unito la compagnia romanista formata da Mancini, El Shaarawy e Cristante durante l’avventura in terra tedesca. Da qui la decisione di lasciare tutti e tre a casa. Il nuovo ciclo dell’Italia inizia così, almeno De Rossi può lavorare meglio per il suo ciclo.