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“Insoddisfatto e assente”: a Roma lo hanno notato tutti | Il suo futuro non è giallorosso

Paulo Dybala-Lorenzo Pellegrini
Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini: uno nazionale argentino, l’altro Azzurro – ansa – IlRomanista.it

Il linguaggio del corpo non mente, quel sentimento di malessere che hanno notato tutti evidenzia un futuro lontano da Roma.

Ne sono successe di cose questa estate in casa Roma. Lati positivi ma soprattutto negativi, insita in quella partenza ad andamento lento che ha portato appena due punti in tre partite. Tante le motivazioni, non tutte imputabili a Daniele De Rossi.

L’intoppo tattico c’è stato, per carità, è sotto gli occhi di tutti. L’allenatore della Roma, per la prima volta in carriera alle prese con una preparazione dall’inizio, aveva ben in mente un 4-3-3 per la sua Roma. Un tridente che non contemplava Dybala.

Non è un caso che il club giallorosso si è quasi svenato per prendere Mati Soulé dalla Juventus, proprio perché pensava che la Joya argentina avrebbe brillato altrove, nell’ultimo anno utile di una cessione remunerata, prima di andare a scadenza, con il rischio di perderlo a zero.

Ma Dybala è rimasto, ha rifiutato un triennale da 75 milioni di euro da parte del neopromosso Al-Qadsiah, con un memo grande e grosso come una casa: anche la Roma ha rifiutato l’offerta del club arabo, mai e poi mai avrebbe accettato quei 3-4 milioni di euro che i sauditi avevano intenzione di offrire per l’iridato della Seleccion.

Un malessere congenito

Una situazione che da sola non basta a giustificare quei due punti in tre partite capace di totalizzare la squadra giallorossa in questo scorcio di stagione. Intoppo tattico e poco equilibrio sono figli di un mercato a fiammate, che ha avuto bisogno di un extra (gli svincolati) per essere completato. E poi ci sono gli avversari, dimostratisi spesso superiori a questa Roma.

Ma è normale che il caso Dybala ha una percentuale molto alta sul pessimo inizio della Roma. “ Dopo la questione permanenza, Dybala è un altro giocatore, ho avuto una pessima impressione, come se fosse assente o distratto da qualcosa”. Parola di Mario Mattioli, in un recente intervento a Radio Radio Mattino.

Dybala
Paulo Dybala/ fonte LaPresse- ilromanista.it

Il linguaggio del corpo

Anche lui vede in Dybala un po’ la vittima un po’ il carnefice di questa Roma. “Interpretando il suo linguaggio del corpo – continua – percepisco insoddisfazione e assenza”. A pensarci bene il caso Dybala non è stato risolto.

Ma soltanto rinviato. L’argentino resta in scadenza di contratto e di rinnovo neanche a parlarne. Non solo. Il rinnovo scatterà automatico dopo tot partite, un bel problema per De Rossi. Che da un lato deve trovare posto per l’argentino nell’11 titolare, dall’altro lasciarlo in panchina permetterebbe alla Roma un guadagno in termini di ingaggio. Un ingaggio a salire a determinato minutaggio.