“La colpa è tutta sua”: Genoa-Roma, ecco il responsabile del disastro | A Trigoria lo sanno tutti
Animi tesi e parole dure dopo il pareggio in extremis subito dalla Roma a Marassi contro il Genoa. Il responsabile del disastro è lui.
Era successo una sola volta nel nuovo millennio che la Roma non vincesse nemmeno una partita dopo quattro giornate di campionato. Era il 2010-11. Nella sua storia era successo altre due volte: la prima nella stagione 1974-75, poi nell’annata 1984-85.
Eppure, senza incantare, la Roma sembrava aver evitato questo negativo dato statistico a Marassi. Il gol di Artem Dovbyk, il primo in giallorosso, sembrava aver riconciliato la squadra di Daniele De Rossi con il successo.
Primo tempo dominato, ripresa un po’ così, la stava portando a casa la Roma la sua partita quando in pieno recupero arriva il gol di de Winter a rovinare i piani di risalita di una squadra, quella giallorossa, con appena tre punti in quattro uscite.
C’erano tutti i presupposti per fare male alla squadra di Gilardino ed effettivamente è stato così per oltre un tempo, l’infortunio di Saelemaekers (sospetta distorsione alla caviglia) uno dei primi foschi presagi di una Roma fragile dal punto di vista mentale.
Le responsabilità
Daniele De Rossi in conferenza stampa ha responsabilizzato i giocatori, che si sarebbero abbassati troppo senza che nessuno glielo avesse chiesto, che hanno commesso gravi errori tecnici, ma anche di squadra, come in occasione del gol di de Winter.
Ma è logico che anche l’allenatore finisca nel calderone delle critiche. Questa Roma finora sta pagando degli atteggiamenti negative da parte della squadra, errori equamente divisi con un allenatore che non sta ripetendo quanto di buono vista nella passata stagione, quando DDR si è guadagnato il rinnovo sul campo.
Questione di feeling
Sui social non solo i giocatori vengono messi sul banco degli imputati, ma anche il tecnico giallorosso. L’1-1 di Marassi contro il Genoa è sì “colpa di un atteggiamento troppo passivo nel secondo tempo”, ma come fanno notare tanti tifosi “male tutti i cambi che invece di aiutarti, hanno peggiorato la situazione”.
La conseguenza di quell’atteggiamento non consono per una formazione che a detta di tutti deve lottare per un posto in Champions è che la Roma si è “schiacciato troppo e preso un gol stupido”. Il calendario da una parte sorride alla Roma. Vero è che ormai fino al 20 ottobre la Roma giocherà praticamente sempre, ogni tre o quattro giorni, ma contro Udinese, Athletic Bilbao, Venezia, Elfsborg e Monza. Sulla carta partite alla portata della Roma. Ma non questa Roma.