Qui non sei più gradito: anche lui finisce in panchina | Il perno della nazionale ai margini della squadra
L’inizio di stagione della Roma somiglia a un vero e proprio incubo dal quale tutti a Trigoria sperano di svegliarsi prima possibile
Tre miseri punti in quattro partite sono un bottino inaccettabile, soprattutto per una società che durante l’estate ha investito qualcosa come 120 milioni di euro o giù di lì nell’acquisto di nuovi giocatori. È questa purtroppo la fotografia del momento della Roma, che ha iniziato il campionato nel peggiore dei modi.
Daniele De Rossi non è riuscito a dotare la squadra di un assetto più o meno definitivo, motivo che potrebbe aver contribuito al suo esonero di stamattina. Qualche infortunio di troppo e il pessimo rendimento offerto da alcuni cosiddetti punti fermi ha complicato e complica non poco il lavoro dell’ormai ex allenatore ed ex capitano romanista.
Tra i giocatori più contestati in questo disastroso avvio di stagione c’è senza dubbio il capitano Lorenzo Pellegrini, che tra qualche problema fisico e un’inquietante involuzione tecnica pare la sbiadita controfigura del giocatore ammirato per lunghi tratti lo scorso anno.
Pellegrini non è l’unico della vecchia guardia ad aver offerto prestazioni degne di un film dell’orrore. Un altro pilastro della stagione passata sembra la brutta copia del giocatore ammirato qualche mese fa.
C’è un’altra illustre esclusione: decisione definitiva
Stiamo parlando di un giocatore che De Rossi (fino al suo esonero avvenuto poche ore fa) ha sempre considerato un titolare quasi inamovibile e che in questo campionato dopo un’ora da dimenticare nella disfatta interna contro l’Empoli non ha giocato neanche un minuto nelle successive due gare contro Juventus e Genoa.
Il centrocampista sotto accusa è Leandro Paredes, che a Torino e a Genova è rimasto in panchina dall’inizio alla fine. Una doppia scelta da parte di De Rossi che ha fatto rumore ma che in fondo non sorprende più di tanto.
Roma, addio DDR: gioca solo chi merita. Gerarchie stravolte
L’ormai ex tecnico romanista era stato esplicito: quest’anno giocherà chi è più in forma e chi si allena con più energia ed entusiasmo. Si spiega così la promozione nel ruolo di titolare del giovane Nicolò Pisilli, risultato uno dei migliori sia a Torino che contro il Genoa.
Paredes invece fin dal suo ritorno dalla Coppa America è apparso molto distratto, quasi svogliato e distante dalle vicende della squadra. I sessanta minuti da incubo disputati contro l’Empoli hanno spinto De Rossi a prendere una decisione drastica e, forse, definitiva. Con l’addio del mister i piani potrebbero cambiare, ma al momento non resta altro che attendere la nomina del nuovo allenatore.