Friedkin presidente dell’Everton: dalla partecipazione alle coppe europee al calciomercato | Cosa cambia per la Roma
L’Everton, club storico della Premier League, cambia proprietà e passa in mano alla famiglia Friedkin: ecco cosa cambia ora per i giallorossi
Da diverso tempo la famiglia Friedkin era alla ricerca di nuovi possibili investimenti nel mondo del “soccer”, individuando l’Everton come il club giusto su cui puntare. La pista sembrava ormai essersi raffreddata del tutto, ma oggi a sorpresa sono cominciate a circolare le prime notizie riguardanti un’imminente chiusura dell’affare che avrebbe portato i texani a diventare i nuovi proprietari dei Toffees.
Nelle ore successive sono poi arrivate le conferme, grazie anche ad un comunicato emesso dallo stesso club inglese: “Blue Heaven Holdings e The Friedkin Group confermano di aver raggiunto un accordo per i termini della vendita delle quote di maggioranza dell’Everton Football Club della Blue Heaven Holding. La transazione è soggetta all’approvazione normativa, incluse quelle della Premier League, della Football Association e della Financial Conduct Authority.”
Al seguito della nota ufficiale del club sono arrivate anche le prime parole dei rappresentanti della famiglia americana: “Siamo onorati di aver raggiunto un accordo per diventare i custodi di questo iconico club calcistico. Non vediamo l’ora di portare stabilità al club e condividere la nostra visione per il suo futuro, compreso il completamento del nuovo Everton Stadium a Bramley-Moore Dock”.
Finisce dunque così la presidenza di Moshiri, divenuto proprietario delle quote di maggioranza della società nel 2016, ma quello che i tifosi si chiedono ora è: “Cosa cambierà per la Roma?”.
Friedkin-Everton, è ufficiale: cosa cambia per la Roma
La notizia riguardante l’acquisizione dell’Everton forse non poteva arrivare in un momento peggiore. Nella capitale infatti sono sorti parecchi dubbi tra i tifosi riguardo la proprietà americana, in particolare dopo la vicenda legata a Daniele De Rossi, della quale ha già fatto le spese l’ormai ex dirigente Lina Souloukou, che ha presentato le dimissioni dopo le tante contestazioni e presunte minacce da parte dei tifosi romanisti. In molti credono che questo passo lasci intendere un imminente addio alla Roma, cosa che però la famiglia Friedkin ha già smentito con una nota ufficiale condivisa anche dai canali social del club. “L’eventuale acquisizione dell’Everton non modifica in alcun modo il nostro impegno verso la Roma. Al contrario, la sinergia tra i club potrà solo portare vantaggi alla Roma. Il nostro obbiettivo è chiaro: vedere la Roma competere costantemente ai più alti livelli del calcio europeo”.
Ma cosa dicono al riguardo le normative imposte dalla UEFA? L’organo che gestisce il calcio europeo non tollera la presenza della stessa proprietà per due club qualificati alla stessa competizione, tuttavia è possibile “raggirare” le varie leggi con alcune semplici mosse, ovviamente legali. Nello specifico nessuno può essere coinvolto direttamente o indirettamente nella gestione amministrazione e/o performance sportiva di più di un club iscritto ad una competizione per club UEFA, da qui nascono i precedenti legali. L’esempio più recente è quello del Manchester City, proprietà del City Group insieme al Girona, con entrambi i club che si sono guadagnati un posto in Champions League. A entrambi è stato permesso partecipare alla massima competizione, purché non siano presenti nei CDA dei due club le stesse persone fisiche. Per lo stesso motivo dunque anche Roma ed Everton potrebbero nell’eventualità partecipare alla stessa edizione della Champions League e dell’Europa League, anche se l’attuale situazione del club inglese rende ancora più ipotetici i discorsi che riguardano le competizioni continentali. I Toffees attualmente condividono l’ultima posizione della classifica di Premier League con Southampton e Wolverhampton, con un solo punto conquistato in cinque gare stagionali.
Friedkin-Roma, niente addio, ma con lo stadio…
Le notizie di oggi riguardanti l’accordo raggiunto tra il Friedkin Group e l’ormai ex proprietà dell’Everton per l’acquisto del club hanno acceso ancora di più i riflettori intorno alla Roma. Ci si chiede infatti se questa possa essere una manovra che precede un possibile addio, ma dopo tanto silenzio i texani hanno voluto rilasciare una nota ufficiale sui canali del club giallorosso, nel quale rinnovano il loro impegno verso il club capitolino, smentendo di fatto una possibile cessione, quantomeno nel breve termine.
Lo scenario potrebbe però cambiare nel momento in cui, ricevuti tutti i dovuti permessi, la società cominciasse concretamente la costruzione dello stadio, fattore che ne eleverebbe significativamente il valore. In quel caso i Friedkin andrebbero ben oltre la spesa iniziale con la quale rilevarono il club ai tempi di Pallotta, portando un eventuale compratore a dover presentare un’offerta che in teoria dovrebbe superare il miliardo di euro.