Basta, stavolta mi arrendo | Dalla Roma al ritiro improvviso: carriera già finita, ha deciso di cambiare vita
Nuovi cambiamenti in vista a Trigoria per il dopo De Rossi. Intanto arrivo un ritiro improvviso che fa discutere. Decisione presa.
Se Friedkin manterranno fede alla promessa fatta che l’acquisizione dell’Everton non influirà sul futuro della Roma, lo scopriremo soltanto vivendo. Esattamente alla stessa stregua riguardante la cacciata di De Rossi, che tante storia ha creato sopra.
Storie vere e storie finite. Storie ancora da scrivere. Non ci sono più né Daniele De Rossi né Lina Soulokou. Ma, mentre per uno dei figli di Roma è stato trovato il suo sostituto, anche qui soltanto il tempo dirà se è stata fatta la scelta giusta, la fine dell’esperienza di Lina Souloukou non corrisponde a un nuovo inizio.
La Roma è senza CEO, potrebbe essere Giovanni Carnevali del Sassuolo a prendere il posto della dirigente greca, ma per ora è soltanto un sussurro di mercato, tutto da confermare. Un po’ come il futuro di Florent Ghisolfi.
La Repubblica ha assicurato che i suoi silenzi assordanti (né un’intervista né un commento, finora) verranno rotti durante la prossima sosta delle nazionali. Magari lì fugheranno anche tutti i dubbi che attanagliano l’erede di Tiago Pinto.
C’è chi getta la spugna
L’uomo mercato della Roma è stato oggetto sì di critiche per la sua campagna acquisti un po’ troppo incentrata sui giocatori francesi, su qualche scelta un po’ così, vedi quella di Le Fee ma non solo. Ma nessuno se l’è presa con lui per la cacciata di Daniele De Rossi.
Anche qui, però, altri rumors su un suo possibile avvicendamento che potrebbe chiudere il cerchio sulla rivoluzione dei Friedkin, sperando che tutto questo caos sia terminato e si possa parlare soltanto di campo. Intanto c’è chi getta la spugna per davvero.
Au revoir
A proposito di francesi, in settimana è arrivata una decisione ha sorpreso i tifosi della Roma, soprattutto quelli dal palato fine e amanti delle giocate di Jeremy Menez, per quanto fugaci e senza continuità. A 37 anni suonati, il talentuoso centrocampista offensivo di Longjumeau si era arreso ai troppi infortuni e una carriera onorevole ma a singhiozzo.
La sua ultima esperienza era stata al Bari, terminata lo scorso marzo, dopo gli ennesimi infortuni, minimi comun denominatore di una carriera tempestata da kappaò di ogni tipo. Questi sicuramente hanno influito alla sua scelta. “Sono arrivato al limite della sopportazione” ha detto Menez ì, che ha vissuto Trigoria e la Roma nel triennio, dal 2008 al 2011, che ha lasciati vaghi ricordi. L’ex Milan e Paris Saint Germain, comunque, continuerà la sua carriera nella squadra francese di Kings League. Au revoir Jeremy.