Fuori dalla Champions League: escluso il club italiano | Cosa è successo in questi minuti
Una batosta senza appello e una nuova riflessione. Parla uno dei protagonisti e i tifosi ora credono in un nuovo progetto.
Competere entro i confini nazionali per poi spingersi un po’ più in là e provare a dar fastidio ai più grandi club d’Europa. Doveva essere questo il programma del club che ha conosciuto soltanto poche ore fa la delusione legata a un’eliminazione europea.
Un traguardo comunque prestigioso, quello di poter partecipare alla competizione più affascinante, che nulla toglie al percorso di questa realtà sportiva. Ogni giorno, durante ogni allenamento, l’obiettivo è sempre stato quello di migliorarsi alzando sempre di più l’asticella.
Una via per sentirsi sempre più forti e soprattutto pronti a competere su tutti i palcoscenici. La Champions League la conosciamo bene, è la competizione dei dettagli, quelli che in un caso o nell’altro possono fare comunque la differenza. A volte la differenza tra un’eliminazione cocente o un passaggio del turno si racchiude in pochi centimetri.
Il club italiano ora sa su cosa dovrà lavorare e cosa serve per riprovarci l’anno prossimo. Passo dopo passo fino alla meta. Con grande coraggio e determinazione tutto può diventare possibile.
Fuori dalla Champions
Il verdetto è di quelli pesanti e probabilmente le protagoniste di questa batosta avranno bisogno di qualche giorno per metabolizzare il tutto. La formazione femminile della Fiorentina, guidata dal tecnico Sebastian De La Fuente ha fatto del proprio meglio ma non è bastato.
Di fronte a sé la corazzata Wolfsburg, realtà sicuramente più abituata a giocare sotto i riflettori. Per le ragazze viola si è trattato in ogni caso di un momento di crescita all’interno del quale pesare i propri limiti e le proprie potenzialità.
La resa del tecnico
Il tecnico De La Fuente si è espresso così canali ufficiali del club viola dopo il 5-0 rimediato in Germania contro il Wolfsburg e l’eliminazione dalla Women’s Champions League: “Alla fine è stata una partita sulla falsariga dell’andata, sapevamo che il Wolfsburg era favorito e lo ha dimostrato in questi 180 minuti. Ho visto una squadra che sta cercando di crescere e imparare per competere a questi livelli, per noi è stato un modo di imparare come si sta, sapevamo che la qualificazione alla fase a gironi era difficile”.
In questi casi si può guardare il bicchiere mezzo pieno? “Di positivo ci portiamo a casa che abbiamo fatto quattro gare a livello europeo in 21 giorni. Questa squadra non è stata costruita per questo obiettivo, ma per migliorare in campionato e Coppa Italia rispetto allo scorso anno. Aver vinto il primo round di Champions è stato un passo avanti a livello europeo”.