Roma, una vittoria che ribalta la statistica: il dato negativo accomuna tecnico e squadra
Juric grazie alla vittoria contro il Venezia si ribalta una statistica riguardo un trend negativo che condivide con la sua attuale rosa
La stagione della Roma adesso appare ora in ripresa, dopo gli ultimi risultati ottenuti in campionato. La formazione attualmente allenata da Ivan Juric era chiamata a trovare continuità, per non rischiare di vedere aumentare il gap con le dirette pretendenti per un posto in Champions League, obbiettivo dichiarato della proprietà americana, ma ancora mai ottenuto.
I tre punti ottenuti nell’ultima giornata contro il Venezia aprono nuovi scenari per i giallorossi, che adesso si trovano addirittura a -4 dalla vetta, e a soli due punti da Inter e Milan, a testimonianza delle tante difficoltà che anche i top club italiani hanno riscontrato in questa prima parte di stagione. Si cominciano a vedere anche i primi segnali dell’impatto del nuovo tecnico, che già all’esordio aveva stupito per l’approccio mentale richiesto alla squadra, che per gran parte dei novanta minuti ha costretto l’avversario nella propria metà campo, mantenendo il pressing alto e continuando a creare occasioni.
Ciò che più preoccupa l’allenatore, e che impensieriva anche De Rossi, era però la tenuta fisica, in una rosa che deve già fare i conti con alcuni elementi con una storia clinica complicata alle spalle, su tutti Paulo Dybala, la cui condizione fisica resta un rebus da sciogliere di partita in partita, nonostante sia da diverso tempo che non si registrano casi di infortuni prolungati.
Troppo spesso Pellegrini e compagni non riescono a giocare con la giusta intensità e con il giusto approccio tattico per tutta la gara, un dato allarmante già dai tempi di De Rossi, e che la squadra condivide con l’attuale allenatore Ivan Juric, un dato che però è stato “ribaltato” proprio nell’ultima gara contro i Leoni Dorati.
Juric e la Roma, troppi gol nei secondi tempi: col Venezia “ribaltata” anche la statistica
Un dato che come dicevamo impensieriva anche Daniele De Rossi, ma che va analizzato più a fondo. L’ex numero sedici aveva raccolto una squadra mentalmente fragile, ed era riuscito a dare la giusta spinta psicologica a diversi elementi della rosa, che purtroppo però hanno poi pagato le fatiche dei tanti impegni ravvicinati tra campionato e coppa. La Roma infatti ha dovuto affrontare un finale di stagione di fuoco, nel quale si decidevano le sorti della stagione sia in campionato che in Europa, fattore che ha costretto molti calciatori a dover fare gli straordinari e a dover giocare ogni tre giorni senza mai dover riposare, da qui appunto il calo negli ultimi trenta minuti di gioco, ovvero il lasso di tempo incriminato nella statistica che la formazione capitolina condivide con il suo attuale manager.
Solo in Serie A quest’anno era già capitato contro l’Empoli e contro il Genoa, mentre in campo continentale è stato lo stesso contro il Bilbao. Questi numeri non possono che impensierire anche Juric, visto che questo netto calo nel secondo tempo si era registrato anche nella sua ultima stagione con il Torino, dove la squadra ha subito ben 27 gol, su 36 totali, nella seconda parte di gara, di questi 27 ben 17 sono arrivati nell’ultima mezz’ora di gioco. Il Venezia invece aveva segnato solo tre gol in questo campionato, due dei quali arrivati proprio negli ultimi 30 minuti. Grazie alla vittoria di domenica dunque sia i calciatori che il tecnico (che ci ha messo lo zampino azzeccando i cambi che hanno di fatto cambiato la partita) sono riusciti a ribaltare non solo la gara, ma anche questo particolare trend negativo.
Troppi punti persi per strada, eppure l’obbiettivo (per ora) è così vicino
Un mercato da protagonista, che pone però l’obbligo alla Roma di lottare per rientrare tra le prime cinque posizioni della classifica di Serie A, un risultato che ad oggi varrebbe l’accesso diretto alla prossima Champions League, obbiettivo che da anni sfuma ai giallorossi. Quello italiano si dimostra ancora una volta una delle leghe più equilibrate in Europa, ma quest’anno in particolare quasi tutte le big hanno faticato e non poco per trovare il ritmo, come dimostra la classifica corta, e i pochi punti che separano le squadre attualmente tra le prime posizioni. Il Napoli dopo un avvio shock è riuscito a rimettersi sui giusti binari, complice anche il gran lavoro svolto da Antonio Cote, del quale si cominciano già a vedere i frutti, e che per il momento si trova in solitaria in vetta.
Tanta attesa anche sulla Juventus di Thiago Motta, che dopo sei giornate però ha ottenuto appena tre vittorie, condite da tre pareggi ed il record di 0 gol subiti nelle prime sei partite (mai nessuno come i bianconeri). Tre vittorie anche per Inter e Milan, appollaiati rispettivamente al terzo e quarto posto della classifica. La Roma è indietro di appena quattro punti rispetto alla capolista, mentre ha solo due punti di svantaggio rispetto alle milanesi, questo non può che alimentare un pizzico di rammarico, soprattutto visto il livello delle squadra affrontare finora, un fattore che se sfruttato avrebbe potuto fare la differenza. Nelle prossime uscite infatti per i giallorossi cominceranno ad arrivare i primi scontri diretti, altro grande problema della formazione capitolina, che fatica a vincere in queste occasioni, ma che non si può più permettere passi falsi.