“È giusto ricordare un grande”: Sebino Nela, commozione a non finire | Tutta Roma è addolorata
Un Sebino Nela, sentitamente commosso, ha ricordato una grande persona che ha scritto pagine importanti con la Roma
Sebino Nela è una delle tante icone per i tifosi giallorossi. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che nella sua militanza alla Roma (dal 1981 al 1992) ha scritto pagine molto importanti.
Tanto da vincere lo scudetto (nella stagione 82-83) e ben tre Coppa Italia. Sempre con i giallorossi. Un rapporto, quello con la Roma, che non potrà mai volgere al termine. Il suo periodo nella Capitale lo ha valorizzato non solo come calciatore, ma anche come uomo.
Proprio alla Roma ha conosciuto persone che porterà sempre nel cuore e che sono volate in cielo. In particolar modo un personaggio molto importante per lui e per la sua carriera sportiva.
Ne ha parlato nel corso dell’inaugurazione di un nuovo giardino intitolato proprio ad una figura storica della squadra. Colui che ha assunto prima il ruolo di allenatore e poi come direttore tecnico.
Roma, il ricordo di Nela per Liedholm: “Lo ringrazierò per sempre”
Tra i tanti allenatori che hanno scritto pagine importanti nella Roma c’è sicuramente il nome di Nils Liedholm. Il tecnico svedese, venuto a mancare nel novembre del 2007, viene ricordato con affetto dall’ambiente giallorosso. Tanto è vero che pochi giorni fa, precisamente l’8 ottobre, il Comune di Roma, nel Municipio Roma IX, gli ha dedicato a Trigoria un giardino.
Tra i presenti proprio Sebino Nela che è stato un suo calciatore. Intercettato dai giornalisti presenti ha voluto rilasciare dichiarazioni ed elogi speciali per il suo “maestro”. Queste le sue parole: “Aveva delle capacità sia a livello sportivo che comunicativo. Con una battuta poneva domande e dava risposte. Veramente unico. Insieme al presidente hanno fatto qualcosa di irripetibile per i tifosi e città“.
Roma, intitolato giardino a Liedholm: “Giusto ricordare una grande persona”
Con le sue scelte, insieme ad ottimi investimenti da parte del presidente Dino Viola, riuscì a mettere su una squadra molto forte e vincente. Un evento, quello dell’intitolazione del giardino allo svedese, che lo ha commosso non poco: “E’ giusto ricordare una grande persona“.
Poi un aneddoto che nessuno conosceva: “Di nordico non aveva nulla. Un allenatore moderno già 50 anni fa. Nel nostro piccolo il “tiki-taka” già lo facevamo. Ci ha migliorato tutti, giorno dopo giorno, lo ringrazierò per sempre“.