Candela: “L’esonero di De Rossi lo specchio della fragilità della società”
L’ex Roma Vincent Candela torna a parlare della Roma e commenta così l’esonero di Daniele De Rossi dopo sole quattro partite
È un momento delicatissimo quello che sta vivendo la Roma, che nonostante tutto in caso di vittoria contro l’Inter potrebbe tornare a sperare per quanto riguarda la qualificazione in Champions League. Intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo durante la trasmissione Te la do io Tokyo l’ex Roma Vincent Candela ha toccato molti aspetti della Roma attuale, parlando anche della gestione Mourinho, soffermandosi in particolare sull’esonero di De Rossi.
“Questo è un momento speciale, sarà una partita speciale. Non mi piace parlare di riscatto, ma in caso di vittoria potrebbero cambiare alcune cose dal punto di vista mentale. Sarà difficile perché l’Inter risponde sempre presente nelle partite importanti”.
Questa l’analisi dell’ex laterale francese che ovviamente non ha tutti i torti, con una vittoria infatti i giallorossi si porterebbero ad appena un punto dalla formazione allenata da Simone Inzaghi, e potrebbe dare un importante segnale al campionato in chiave qualificazione in Champions League.
Nel corso della trasmissione sono stati toccati diversi temi, tra i quali l’addio di De Rossi legato secondo lui alla fragilità della società, lanciando anche qualche piccola critica a José Mourinho.
Candela: “Esonero De Rossi? la società è fragile”
Un addio arrivato dopo un contratto triennale firmato solo qualche mese fa, questo il seme della discordia che ha fatto infuriare i tifosi della Roma, al quale è stato colpito un “simbolo sacro” come De Rossi. Una scelta che non ha condiviso neanche Vincent Candela, che ha così commentato: “Esonero De Rossi? Il motivo è legato alla fragilità della società, ognuno può fare le sue scelte, ma ci sono momenti e modi di farle. Con De Rossi hanno sbagliato il momento, il modo e anche a chi lo hanno fatto. Le paure e le fragilità si trasmettono dalla società ai calciatori. Al di là del fatto che sia mio amico o che ami la Roma, era un percorso importante per lui e la squadra”
Il francese ha parlato anche dell’altro ex, José Mourinho, per il quale già in passato aveva mosso qualche dubbio: “Io non l’ho criticato perché giocava male, ma per il comportamento dopo Milan-Roma 2-2, che sono andati a festeggiare sotto la curva 10 minuti. Io sono molto pragmatico, l’importante è vincere. Io ho criticato il suo comportamento che a volte era un po eccessivo. Poi quando dai del traditore ad un giocatore… ai miei tempi non si faceva così”
De Rossi, Mourinho o Fonseca? Il migliore Di Francesco
Secondo molti tifosi e anche molti addetti ai lavori la Roma non esprime un buon calcio ormai da diverso tempo, ma questo è un dato che si protrae ormai da anni, da prima di De Rossi e anche da prima di Mourinho. Secondo Candela infatti l’ultima Roma degna di nota ( a livello di qualità del gioco espresso) è addirittura quella di Eusebio Di Francesco, che era riuscito a conquistare una storica semifinale di Champions League e vedendosi negare la finale da un arbitraggio decisamente non all’altezza, queste le sue parole:
“Da quanto non vedo giocare bene la Roma? Da un bel po, ma perché tatticamente anche con Mourinho è vero abbiamo vinto la Conference, però era il minimo con quella squadra. Secondo me era giusto vincerla, con Mourinho abbiamo avuto un po di difficoltà a giocare bene e quindi è passato un bel po, perché neanche con Fonseca mi piaceva. Forse dobbiamo tornare a Di Francesco