Scandalo in Italia, 6 mesi di squalifica | Il giallorosso l’ha fatta grossa: sanzione severissima
Quello che è successo nell’ultimo turno di campionato ha dell’incredibile, il giallorosso è stato punito con ben sei mesi di squalifica
La stagione calcistica è entrata nel vivo in tutte le categorie, dalla Serie A fino alle serie dilettantistiche. Il calore dei tifosi si fa sentire sia negli stadi del principale campionato che in occasione di sfide di minore cartello. Tanti gli appassionati che affollano le tribune e assistono a partite in cui il dinamismo e l’aggressività possono prevalere sulla tecnica.
In queste condizioni gli infortuni sono dietro l’angolo e possono anche compromettere un’intera annata, soprattutto se interessano alcune parti delicate come il crociato.
I calendari sono più serrati, con otto squadre impegnate nelle competizioni europee e i cui tesserati sono chiamati a scendere in campo quasi sempre due volte a settimana.
Nel mezzo anche gli impegni delle Nazionali, con le gare valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2026, un appuntamento che l’Italia affronterà in prima fascia grazie all’ottimo cammino compiuto dagli azzurri in Nations League.
Non solo infortuni, a provocare dei lunghi stop sono anche delle squalifiche
A provocare dei lunghi stop non sono sempre, però, dei problemi fisici ma anche delle condotte disciplinari inappropriate, punite dal giudice sportivo.
Uno dei casi più recenti ha visto protagonista Paul Pogba, squalificato per doping, con una riduzione successiva e la conseguente possibilità di tornare in campo il prossimo marzo.
Il giallorosso è stato squalificato per sei mesi, ecco il motivo
Tuttocampo.net riporta un episodio che è avvenuto nella seconda categoria siciliana. La partita in questione è stata disputata tra Torregrotta e Virtus Messina, vinta dai padroni di casa con il punteggio di 3 a 2. Un giocatore della squadra ospite è stato squalificato fino al 30 aprile 2025. Dopo essere stato espulso, ha calciato con forza un pallone verso l’arbitro. L’atto violento e le minacce verbali nei confronti del direttore di gara hanno portato a una decisione severa da parte del giudice sportivo.
La stagione può dirsi conclusa in anticipo per il giocatore colpevole di questo gesto incivile e dettato dalla rabbia del momento. Non si tratta del primo racconto di tal genere nel calcio dilettantistico dove, a volte, si superano i limiti. La punizione può sembrare per molti eccessiva ma è funzionale anche a mettere dei paletti oltre i quali non è tollerato andare.