“Fu impossibile non notarlo”: Di Bartolomei, a distanza di decenni la ‘spiegazione’ di quel gesto | Scoperta amarissima
Accadde proprio 30 anni fa il dramma della morte di Agostino Di Bartolomei. Nessuno a distanza di tempo ha trovato una spiegazione plausibile
Sono trascorsi trent’anni ma è come se il rumore di quello sparo, di quella pallottola che squarciò il petto di Agostino Di Bartolomei ancora rimbombasse nelle orecchie di tutti i tifosi della Roma. Era il 30 maggio del 1994 quando la notizia della tragica morte del capitano dei giallorossi campioni d’Italia del 1983 sconvolse un’intera città.
Agostino era il leader della grande Roma allenata da Nils Liedholm capace di spezzare un digiuno che durava da quarantuno anni. Un anno dopo la conquista di quello storico scudetto i giallorossi conobbero la sconfitta più bruciante della storia del club.
Il ko ai calci di rigore nella finale di Coppa dei Campioni disputata proprio all’Olimpico contro la corazzata Liverpool il 30 maggio 1984 segnò la fine di un percorso comunque memorabile. Nessuno però avrebbe mai immaginato che dieci anni dopo il capitano di quella squadra si sarebbe tolto la vita.
Nessuno, a partire dalla moglie Marisa e dal figlio Luca, straziati dal dolore e turbati da quesiti e domande che non hanno mai avuto una risposta. Già, perché? Cosa spinse un uomo che aveva realizzato gran parte dei suoi sogni e dei suoi desideri a compiere quel gesto insensato?
Di Bartolomei, le domande restano senza risposta: il ricordo a trent’anni dalla morte
Ancora oggi nessuno dei suoi familiari e della cerchia ristretta degli amici più fidati sa dare e darsi una spiegazione. Chi ha cercato di indagare sul movente di quel gesto non ha cavato un ragno dal buco.
Purtroppo spesso e volentieri non c’è un ‘perché’ a un gesto del genere. Il suicidio nella maggioranza dei casi è il tragico risultato di un istante di follia, un attimo di buio fatale. Ed è molto probabilmente questa la causa del gesto di Di Bartolomei.
Di Bartolomei, il noto giornalista sa la risposta: “Forse non è stata una coincidenza”
Uno di quelli che lo conosceva piuttosto bene è il noto giornalista Marino Bartoletti, il quale ha tentato di spiegare le ragioni di quell’assurdo gesto: “Agostino Di Bartolomei se ne andò all’alba del 30 maggio di trent’anni fa senza spiegare perché“.
“Certo – prosegue Bartoletti – fu impossibile non notare che quel gesto coincise esattamente col decennale della finale di Coppa dei Campioni persa ai rigori dalla Roma contro il Liverpool all’Olimpico“. Ma con ogni probabilità fu solo una coincidenza.