Roberto Mancini bentornato: lascia l’Arabia per questa panchina | Scelto l’ex CT per il rilancio
La sfuriata nelle Qualificazioni Mondiali e i risultati deludenti da preambolo all’esonero. Mancini verso il ritorno in Serie A.
Ha provato ad andare oltre i risultati, ovviamente deludenti, puntando su altri numeri delle statistiche, portate e distribuite ai giornalisti presenti in sala, in una conferenza stampa tanto iconica quanto al vetriolo, dopo la sconfitta col Giappone.
Ma quando non va, non va. La scintilla tra il Mancio e mondo arabo non è mai scoccata. Arrivato tra tanto entusiasmo contrapposto al tumultuoso addio con la Nazionale portata sul tetto d’Europa, la storia di Roberto Mancini è destinata a terminare a breve, senza mai essere ricordata.
Lo scialbo pareggio contro il Bahrain ha messo pure in bilico la qualificazione al prossimo Mondiale dell’Arabia Saudita, attualmente terza con 5 punti al pari dell’Australia (seconda). “Due punti in tre parte, inaccettabile”.
Le parole infuocate di Al Misehal dopo quello 0-0 che allontana i sauditi da un obiettivo dichiarato sanno di prologo a un inevitabile esonero. “Dobbiamo scusarci con i nostri tifosi che ci supportano – chiosa in conferenza stampa il capo del calcio saudita – prenderemo una decisione”.
Scontato il divorzio tra due mondi all’opposto che non si sono attratti: ognuno per la sua strada. La federazione araba sta cercando un sostituto per dare una scossa e cercare quella qualificazione mondiale che riveste una importanza capitale per un paese in via di sviluppo, ma che fatica a imporsi.
Fuori i nomi per il dopo Mancini
Secondo Gazzetta dello Sport sarebbero stati contattati una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Ramon Diaz iconico attaccante degli anni ’80, in Serie A con Napoli, Avellino, Fiorentina e Inter, attualmente allenatore del Corinthians. Ma non solo.
Tra i nomi usciti fuori c’è quello di Hervé Renard, un giramondo del calcio internazionale, ex commissario tecnico di Zambia e Angola, Costa d’Avorio e Marocco. Ha già guidato peraltro la nazionale saudita per un quadriennio (2019-2023), senza dimenticare l’esperienza nel mondo femminile con Francia e Spagna.
Mancini, nostalgia canaglia
Il terzo indizio che fa una prova di un’Arabia Saudita praticamente già nel post Mancini è un sogno che da quelle parti hanno da tempo: Zinedine Zidane. Sarebbe il capolavoro che abbinerebbe risultati a una cassa di risonanza pazzesca. E Mancini.
La nostalgia canaglia potrebbe riportare l’ex commissario tecnico italiano nel Belpaese. In Italia per l’esattezza. Le panchine delle big non sono per niente salde pensando al Milan e al faticoso ciclo di Paulo Fonseca, ma soprattutto alla Roma: la soluzione Mancio riconcilierebbe i tifosi con gli odiati, sportivamente parlando, Friedkin. Prima, però, la certificazione di un divorzio annunciato con l’Arabia Saudita, che tutti attendono a breve.