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Roma, i difensori ancora a secco di gol: il dato dei calci piazzati fa riflettere

Roma, i difensori ancora a secco di gol: il dato dei calci piazzati fa riflettere
Ivan Juric (LaPresse) – IlRomanista.it

Dopo l’addio di Mourinho i giallorossi hanno trovato più difficoltà nel riuscire a mandare i difensori al gol da calcio piazzato: il dato 

Sebbene con Mourinho sembrava che gli episodi o la giocata del singolo venissero prima della costruzione tattica questo portava non pochi vantaggi in termini realizzativi. Il primo anno con lo Special One, ma anche nei successivi, grazie agli educati piedi di Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala e la grande capacità dei difensori di leggere la traiettoria del pallone la Roma è stata sempre molto pericolosa.

La soluzione più utilizzata era il cross sul primo palo a cercare quella deviazione che anche se minima rischia di far capitolare il pallone in fondo al sacco, tattica provata tutt’oggi dalla formazione capitolina, ma qualcosa sembra non funzionare come ai vecchi tempi.

Complice il cambio di interpreti nel blocco difensivo ed il cambio delle caratteristiche dei ricevitori dei cross la formazione oggi allenata da Ivan Juric non riesce più ad essere pericolosa come un tempo, e questo riguarda sia i corner che i calci piazzati. Dal 2021 ad oggi però a cambiare è anche l’approccio mentale alla partita, infatti quello che spicca è anche il numero di angoli guadagnati che si è quasi dimezzata.

Nella stagione 22/23 sono ben otto i gol arrivati da Mancini, Smalling e Ibanez, confermando ancora una volta la propensione al gioco aereo della squadra, con tutti e tre i difensori di ruolo abili nel gioco aereo e nell’interpretare situazioni da palla inattiva. Fino allo scorso anno, anche sotto la guida di De Rossi, si era registrato un lieve aumento, con 10 gol arrivati grazie ai centrali e Gianluca Mancini dietro soltanto a Di Marco Theo Hernandez e Martinez Quarta.

Roma, cambiano gli interpreti in difesa e anche i risultati

Se si parla in termini realizzativi la Roma ha perso molto con il ricambio avvenuto in difesa, con il solo Gianluca Mancini in grado di portare “bonus”. Chris Smalling in maglia giallorossa in 113 presenze ha trovato la via della rete ben 9 volte, mentre Ibanez 6 in 106 presenze, numeri comunque importanti essendo entrambi dei centrali “puri”, ma soprattutto se confrontati con coloro che sono subentrati.

Evan Ndicka è probabilmente il vero top player del reparto, diventando ogni giorno sempre più affidabile e convincendo anche i più scettici, eppure nonostante i suoi 192 centimetri non è ancora riuscito a trovare la prima rete con la nuova maglia. Come se non bastasse anche gli esterni continuano a non produrre ne gol ne assist, ed in un sistema con soli due esterni di ruolo questo diventa un fattore molto limitante per la squadra.

Roma, i difensori ancora a secco di gol: il dato dei calci piazzati fa riflettere
Evan Ndicka (LaPresse) – IlRomanista.it

I difensori stentano, gli esterni faticano e la Roma non segna

Quest’anno l’unico gol da calcio d’angolo resta quello arrivato grazie a Niccolò Pisilli, centrocampista, che va a prolungare il digiuno da parte dei difensori centrali, andando ad invertire un trend che aveva caratterizzato le ultime stagioni.Uno dei grandi problemi di questa squadra però resta l’apporto degli esterni alla manovra offensiva, che risulta spesso troppo sterile in termini di pura statistica.

Lo stesso Angelino, uno dei più in forma al momento come dimostra il dato sui minuti giocati sia in campionato che in Europa, fatica a fornire assist e a trovare la via del gol, per non parlare dei suoi compagni di reparto, ovvero Celik, Zalewski ed El Shaarawy, che comunque in quella posizione si sacrifica moltissimo nonostante le sue caratteristiche. Il turco dal 2022 in 47 presenza non è mai riuscito a segnare, mentre l’esterno polacco ha timbrato il cartellino due volte in 77 apparizioni, anche qui decisamente troppo bassi questi numeri rispetto all’apporto che dovrebbero avere gli interpreti in quel ruolo.