Roma, dalla panchina non arriva la luce: le seconde linee continuano a deludere
Roma, le seconde linee stanno deludendo, costringendo i compagni a fare gli straordinari: Dovbyk il caso più lampante
La stagione della Roma non è partita al meglio e la squadra non naviga in buone acque ne in campionato e ne in Europa. Al momento i giallorossi stanno faticando, e si ritrovano al decimo posto in in Serie A, anche se solo quattro punti separano la squadra di Juric dal quarto posto valido per la Champions League, obbiettivo dichiarato della proprietà.
Per provare a raggiungere tale obbiettivo in estate il club ha investito parecchio, soprattutto calcolando che anche lo scorsa non sono stati registrati a bilancio gli introiti derivanti dalla Champions, ma ad oggi la rosa ha mostrato ben pochi margini di miglioramento.
I problemi principali sembrerebbero essere due, il primo riguarda la copertura dei ruoli, con decisamente pochi elementi a disposizione del tecnico, che sin dal suo arrivo ha spinto per il reintegro in rosa di Zalewski, punito dalla società per il mancato trasferimento al Galatasaray ed il seguente mancato rinnovo, per il quale ancora non ci sono stati passi in avanti.
Il secondo problema riguarda le seconde linee, che non stanno rendendo come ci si aspettava, e che stanno costringendo l’allenatore a dover insistere su gli stessi giocatori, che cominciano anche ad accusare le fatiche dei tanti impegni ravvicinati.
Roma, il problema è in panchina: le seconde linee continuano a deludere
È una situazione particolare quella che dovrà gestire Juric nelle prossime settimane. Il mister deve fare i conti con le tante partite ravvicinate tra campionato e coppa, ma gli ultimi match hanno evidenziato la poca affidabilità degli elementi in panchina. L’esempio più evidente è Artem Dovbyk, il cui sostituto diretto è Eldor Shomurodov, troppo incostante e con caratteristiche fisiche e tecniche che non si sposano con le idee dell’allenatore.
L’uzbeko però non è l’unico che sta deludendo le aspettative, al suo nome vanno aggiunti quelli di Hermoso, arrivato per giocarsi un posto da titolare e relegato spesso in panchina, ma anche lo stesso Hummels che ancora deve trovare l’esordio con la nuova maglia. A loro vanno aggiunti anche Abdullhamid, troppo acerbo per il livello della Serie A, Leandro Paredes, sempre più ai margini del progetto, Zalewski dimostratosi inaffidabile, ma anche il secondo portiere Ryan, anche lui ancora mai impiegato da Juric. Tanti, troppi calciatori che non stanno fornendo il giusto contributo, e che in un certo senso stanno limitando i risultati a livello collettivo.
Una vittoria poco convincente, e adesso tocca alle big
Contro la Dynamo Kiev si sono visti tutti i limiti tecnici e tattici della Roma di Juric, che ancora una volta non riesce a convincere i tifosi, nonostante il risultato favorevole. In una partita così vincere di corto muso non è sufficiente, soprattutto in un periodo di contestazione come quello che stiamo vivendo ora.
A rendere tutto ancora più complicato ci pensa anche il calendario, tra poche settimane cominceranno i vari big match sia in campionato che in Europa League, dove i giallorossi sono attesi anche dalla difficilissima trasferta in terra inglese contro il Tottenham, e quanto visto nelle ultime settimane non lascia presagire nulla di buono.