Il Tribunale ha sancito il verdetto: meno due punti in classifica | La situazione è sempre più grave
Il club deve accettare la sentenza e ripartire il prima possibile senza farsi condizionare dalle vicende extra campo: tutti i dettagli.
Una vicenda che per altri club e in altri contesti abbiamo imparato a conoscere molto bene. Il mondo del calcio non è soltanto gioco ma anche regole, procedure da seguire e carte bollate.
Se la burocrazia può bloccare certi processi anche in altri settori, le società di calcio sanno che devono adempiere a determinati doveri. Non potrebbe essere altrimenti. L’ultima vicenda ha a che fare apparentemente con vicende extra campo ma in realtà le cose sono molto più semplici del previsto.
I calciatori e l’allenatore si sono sentiti toccati da quest’ultimo episodio e una volta che si scende in campo non sempre è facile lasciare nello spogliatoio tutte le preoccupazioni.
Il Tribunale ha deciso. Si tratta di una piccola svolta che può dare slancio alla squadra, spingendola a dare ancora di più oppure demoralizzarla.
La penalizzazione è servita
È lo stesso sito della Federazione Italiana Gioco Calcio a comunicare quanto successo. “Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato la Ternana Calcio (Girone B di Serie C) con 2 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella corrente stagione sportiva. Il TFN ha inoltre sanzionato con 3 mesi di inibizione Nicola Guida, all’epoca dei fatti presidente del Consiglio di amministrazione del club”.
Il motivo è presto detto: violazioni amministrative legate naturalmente al periodo intercorso tra maggio e giugno del 2024. Vediamo nello specifico che cosa è successo. La stagione del club rossoverde riparte proprio da qui.
La Ternana è cascata nella trappola
Delle “cattive abitudini” che purtroppo hanno in passato piegato anche altri club, che sono stati puntualmente sanzionati. Ecco cosa si legge sul sito della FIGC per l’ultimo caso. I tifosi hanno accolto la notizia con grande sdegno e ora chiedono spiegazioni alla società.
“La società era stata deferita su segnalazione della Co.Vi.So.C. per il mancato versamento, entro il termine del 16 settembre 2024, delle ritenute Irpef relative alle mensilità di maggio e giugno 2024 riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati, ai dipendenti e ai collaboratori addetti al settore sportivo con contratti ratificati dalla competente Lega”.