Koné-Le Fee, il nuovo motore di un centrocampo che faticava a cambiare marcia
La coppia Koné Le Fee in mediana ha dato segnali positivi alla Roma, in un ruolo che per troppo tempo ha limitato il gioco offensivo
Sin dal suo arrivo nella capitale Ivan Juric ha tessuto le lodi del centrocampista francese Enzo Le Fee, da poco rientrato da un infortunio che lo ha tenuto lontano per diverso tempo dal rettangolo di gioco, e le sue prime apparizioni con la nuova magia lasciano ben sperare tifosi e allenatore, che possono fare affidamento su un tandem dinamico e di qualità.
Uno dei grandi problemi della Roma in questi ultimi anni era proprio il centrocampo, formato da elementi troppo lenti, e che spesso andavano a rallentare anche la costruzione della manovra, costringendo anche la squadra ad abbassare i ritmi.
Con Paredes alla regia ed il solo Cristante a fare da supporto la costruzione dal basso veniva fatta con un ritmo che non consentiva una ripartenza veloce, e che quindi consentiva alla squadra avversaria di ricompattarsi, limitando le offensive romaniste e concedendo anche agli avversari di marcare più stretto Paulo Dybala, uno dei pochi a garantire qualità negli ultimi 25 metri.
Contro il Torino, nonostante un risultato ed una prestazione in generale non entusiasmante, a brillare è stata la coppia di centrocampo formata dai due nuovi acquisti Enzo Le Fee e Manu Koné, che hanno portato una ventata di freschezza in un reparto fin troppo limitato.
Koné-Le Fee: Juric si gode il nuovo motore della squadra
L’ultima partita contro il Torino è stata un trampolino di lancio per Enzo Le Fee, che ancora non era riuscito ad avere il giusto impatto nella capitale anche a causa dell’infortunio. Contro i granata sia lui che Manu Koné hanno dimostrato di poter dare alla squadra quello che le è mancato in mediana, ovvero corsa, dribbling e la facilità nel ribaltare l’azione con un passaggio in verticale o una progressione, qualità che da tempo non si vedevano in questa squadra.
Insieme a loro l’esplosione di Pisilli potrebbe garantire al tecnico un centrocampo totalmente rivoluzionato, ma soprattutto più adatto al tipo di gioco che il croato predilige sia in fase di non possesso che di costruzione dal basso. Se ci sono uomini su cui ripartire non possono che essere i due francesi ed il giovane talento romanista, con la speranza che possano dare il giusto contributo per risollevare la situazione.
Testa a Verona per cercare continuità
Ritrovata la vittoria, e magari quel pizzico in più di consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, adesso la Roma è chiamata alla parte più difficile, ovvero trovare la continuità di risultati che le garantirebbero di scalare la classifica sia in Italia che in Europa.
I giallorossi non navigano in buone acque in entrambe le competizioni, e con un calendario non facile è arrivato il momento di spingere sull’acceleratore, e lottare per gli obbiettivi prefissati a inizio stagione.