Juric, una seconda sfida al passato per provare a blindare il futuro
Contro l’Hellas Verona il tecnico Ivan Juric torna di nuovo a sfidare il suo passato per provare a mettere fine alle voci di un esonero
Sembra passata un’eternità dall’inizio della stagione, eppure siamo solo all’undicesima giornata di campionato ed i tifosi giallorossi hanno già vissuto un’altalena di emozioni e delusioni, in particolare dopo l’addio di Daniele De Rossi, una ferita ancora aperta nel cuore dei supporter romanisti, in pieno clima di contestazione anche a causa dei risultati sportivi, fino ad oggi ritenuti non all’altezza.
La Roma occupa infatti l’undicesima posizione nella classifica di Serie A, attualmente distante ben otto punti, con i rivali dell’Inter momentaneamente al quarto posto con 22 punti, in attesa di giocare il posticipo. Sul banco degli imputati è finito ovviamente il tecnico Ivan Juric, che fino ad ora non è riuscito a dare la scossa che ci si aspettava alla squadra, che ha continuato nella sua serie negativa, sprofondando sempre di più in classifica.
In Europa la situazione è praticamente la stessa, con i giallorossi che occupano la diciannovesima posizione su trentasei partecipanti nel nuovo format dell’Europa League a girone unico che, ciliegina sulla torta, vede momentaneamente al primo posto la Lazio, capace di vincere tutte e tre le partite giocate in questa competizione, mentre invece la formazione allenata da Juric ci ha collezionato solo una vittoria, un pareggio ed una sconfitta.
A causa di questi risultati per il tecnico si è cominciato dunque a parlare di esonero, con diversi nomi che continuano ad essere accostati come possibili suoi eredi. La gara contro il Verona rappresenta un secondo ritorno al passato per lui, con il quale dovrà provare a dare continuità a quanto visto contro il Torino, per non rischiare di dover dire addio alla capitale.
Juric, contro il Verona una seconda sfida al passato
Ivan Juric nel corso della sua carriera ha allenato diverse squadre del nostro campionato, tra le quali figurano il Crotone, il Genoa, il Torino e l’Hellas Verona, prossimo avversario dei giallorossi. Dal punto di vista dei risultati con gli Scaglieri ha ottenuto quelli che sono probabilmente i suoi migliori risultati (in rapporto alla qualità della rosa), riuscendo ad collezionare un decimo e un nono posto nel corso delle stagioni 19-20 e 20-21, nonostante una squadra che si dicesse dovesse lottare per non retrocedere.
Questa per lui rappresenta dunque una seconda sfida al passato, dopo la vittoria contro il Torino nell’ultimo turno, una sfida che però potrebbe anche delineare quale sarà il suo futuro. In caso di sconfitta infatti è molto probabile che la sua avventura sulla panchina della Roma volga al termine, con la società che aveva già dato un ultimatum all’allenatore per il match contro il Torino. Proprio per questo, e per altre mille ragioni, una vittoria oggi è fondamentale per la società, la squadra ed il tecnico, per provare a riavvicinarsi a quel quarto posto che significherebbe l’accesso alla prossima Champions League.
Roma, quanta fatica in trasferta
La Roma già dai tempi di Mourinho era una squadra che faceva molta fatica quando chiamata a giocare lontano dalle mura amiche. Negli ultimi anni, in particolare in Europa, i giallorossi hanno costruito il proprio cammino attraverso le sfide tenutesi all’Olimpico, che con lo Special One era diventato un vero e proprio fortino.
Questo trend è poi continuato con l’arrivo di De Rossi prima e Juric poi, con la differenza che anche in casa si è cominciato a faticare e non poco anche con le piccole, come dimostra la sconfitta interna contro l’Empoli, alla prima vittoria in casa della formazione capitolina. Questi fattori hanno reso ancora più difficile l’avvio di stagione, portando anche all’esonero di De Rossi, fattore scatenante delle proteste dei tifosi.