Non ci sperava più nessuno: “Una pazzia richiamarlo” | Roma, ancora un ribaltone in panchina
La sconfitta di Verona contro l’Hellas rimette in discussione Ivan Juric. Ancora un ribaltone in vista sulla panchina della Roma.
La sensazione è che anche se la Roma avesse pareggiato a Verona contro un Hellas coraggioso e grintoso ma nulla più, si sarebbe parlato della posizione di Ivan Juric. Ma paradossalmente tutte le volte che l’allenatore croato non vince è in discussione.
Funziona così, ormai, da un bel po’. Da quando Lina Souloukou ha deciso che doveva esonerare Daniele De Rossi perché aveva in mano un accordo con Ivan Juric, senza sapere che questa squadra non è fatta per la visione di gioco di Juric.
Il problema grave è che la Roma ha perso a Verona, così riecco le voci di un suo possibile esonero. Sconfitta diversa da Firenze, ma pur sempre sconfitta. La Roma di Juric gioca anche bene ma porzioni di tempo.
Juric al di là di tutto non sta portando risultati. E quando un allenatore non porta risultati, logico che venga messo in discussione, figuriamoci in una società dove manca ancora il CEO, dove la proprietà e lontanissima da Trigoria, non vive l’ambiente e si affida a un’agenzia per trovare l’allenatore.
Via Juric, ribaltone in vista
La sconfitta di Verona potrebbe portare a un ribaltone in panchina. Ivan Juric è un allenatore a tempo, oltre che solo: non ha in mano la rosa, ci sono giocatori che non fanno parte del suo concept calcistico. E in più mancano i risultati.
“Juric rimane in bilico, a me tutte queste discussioni sui Friedkin hanno sempre stupito”. Così Stefano Agresti a Radio Radio, che mette l’accento su un particolare da tenere in considerazione per il futuro della Roma dal punto di vista tecnico.
Confusione Roma
È l’imprevedibilità dei Friedkin a colpire. “Hanno preso Mourinho quando nessuno se lo aspettava – continua Agresti – hanno mandato via De Rossi e c’erano poche spiegazioni. Loro sono bravi a stupire. Se hanno mandato via un allenatore che guadagna 3 milioni di contratto è una pazzia richiamarlo”.
Così, dopo i nomi di Mancini e di Allegri (sempre più complesso) ecco spuntare il futuro tecnico della Roma in mano a una agenzia che dovrebbe servire sul tavolo dei Friedkin l’ennesimo nuovo allenatore, che a quanto pare non sarà Daniele De Rossi. Ma forse neanche più Juric.