Fuori per almeno 3 mesi: gesto da censura e squalifica pesantissima | Il giallorosso non ha parole
L’ultimo provvedimento disciplinare scuote la squadra e complica una stagione intera. Ecco che cosa è successo.
Questione di giudizi ma anche di responsabilità. Il calciatore questa volta l’ha combinata grossa, costringendo la propria squadra ad affrontare le prossime partite con molte incognite in più in testa.
È successo qualcosa di straordinario perché non capita poi così spesso di leggere questo tipo di motivazione dietro a una squalifica. Una decisione esemplare che diventerà presto caso di studio anche per quei giocatori che si sono macchiati di atteggiamenti antisportivi.
L’ultimo provvedimento ha lasciato tutti a bocca aperta. Non c’è sorpresa ma delusione. La società ora dovrà decidere come comportarsi con il proprio giocatore, tra i più importanti della rosa.
Anche e solo per questo motivo la situazione si è fatta bollente e bisognerà dimenticare in fretta quanto successo. Il calciatore ha perso la testa ma in ogni caso dovrà pagarne le conseguenze. Ecco di chi si tratta.
Frasi shock e squalifica
In un momento di grande confusione in casa giallorossa, sarebbe quantomeno spontaneo chiedersi i perché di questa vicenda. Questa volta però la famiglia romanista viene toccata da questa vicenda solo di riflesso. Nessun tesserato della Roma dovrà scontare questa maxi squalifica.
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport il comportamento irresponsabile è stato quello del fratello di Niccolò Pisilli, Mattia, centrocampista classe 2002 che sta giocando nel campionato di Promozione. Questa classifica sa già di momento cruciale per la carriera del calciatore.
Errore imperdonabile: il calciatore paga
Il centrocampista classe 2002, fratello del gioiello a disposizione di Juric, è stato infatti espulso per doppia ammonizione nel match di Promozione giocato domenica scorsa dal Palocco contro la Nuova Pescia Romana. La squalifica di undici giornate da parte del Giudice Sportivo rappresenta già un precedente.
Nel comunicato la motivazione della squalifica: “Alla notifica del provvedimento, disciplinare, Pisilli rivolgeva all’arbitro espressioni minacciose ed offensive, di natura discriminatoria altresì per motivi di sesso. Ritardava inoltre l’uscita dal terreno di gioco”. A casa Pisilli la famiglia è dunque divisa in due: non si può godere dei progressi di Niccolò senza essere un tantino preoccupati per il percorso di Mattia.