“Già dato la mia parola”: panchina Roma, non ci sono più dubbi | Un grande nome ha rotto il silenzio
Il nome a sorpresa per la panchina è uscito allo scoperto. I tifosi non credono ancora alle loro orecchie.
L’ultimo pareggio contro l’Union SG in Europa League ha confermato il momento buio della Roma. I tifosi sembrano ormai aver perso le speranze. Una rassegnazione che va di pari passo con i risultati molto deludenti in campo.
Diventa così difficile soltanto pensare a un futuro di nuovo radioso. Ci vorrebbe una rivoluzione strutturale o forse, proprio per dare la scossa, la prima cosa da fare sarebbe sollevare dall’incarico l’attuale tecnico romanista.
Ivan Juric, nonostante sia arrivato in una situazione molto delicata (in quanti avrebbero accettato?), sta in ogni caso dimostrando qualche limite. La rosa è stata rinforzata durante la scorsa estate ma in campo si fa ancora troppa fatica.
La società ora è pronta a cambiare sul serio e il nuovo nome è di tutto rispetto. Trofei vinti e una grande esperienza internazionale. Un curriculum che può aiutare la Roma e la sua piazza a risorgere. Adesso non ci sono veramente più dubbi a riguardo.
La Roma nel destino
La panchina della squadra della Capitale è di per sé un traguardo molto interessante al quale ambire quando si svolge questa professione. Per questo periodicamente vengono associati alla Roma nomi più o meno altisonanti.
Il nome in questione è di quelli di primissimo piano, quel Luis Enrique che nella Capitale è già stato e aveva provato, con le sue idee, a cambiare il calcio italiano. Le cose non sono andate esattamente come in tanti avrebbero voluto ma resta un’esperienza degna di nota.
Una parola (non) data
“Avevo già dato la parola alla Roma” ma l’Atletico Madrid, club superato proprio dal suo PSG nell’ultima giornata di Champions, lo aveva cercato in passato. Le parole dello spagnolo arricchiscono questo gustoso retroscena di mercato.
Durante la conferenza stampa di presentazione del match Luis Enrique si è poi congratulato con Simeone. “Io non avrei mai avuto la sua energia e capacità di restare così tanti anni“. L’ex Barcellona ha così riconosciuto i grandi meriti al collega, ormai simbolo della città spagnola.