Ranieri torna in panchina: contratto fino a giugno

Claudio Ranieri alla fine accetta l’offerta della famiglia Friedkin e fa il suo ritorno sulla panchina della Roma: ecco le cifre

Sono state settimane difficilissime in casa Roma, con i calciatori che hanno dovuto fare i conti con le pesanti contestazioni da parte dei tifosi dopo l’addio di Daniele De Rossi, al quale è stato riservato un trattamento indecoroso rispetto a ciò che rappresenta per questa città e la propria gente.

Come se non bastasse la scelta di Juric, arrivato per “Vincere trofei” non ha mai convinto del tutto l’ambiente, in molti infatti non ritenevano l’ex Torino adatto a ricoprire il ruolo che fu solo pochi mesi prima di José Mourinho, e i risultati purtroppo sono stati addirittura peggiori di quanto ci si potesse aspettare.

Sotto la guida del croato sono la formazione capitolina è caduta nel baratro della parte destra della classifica, e attualmente occupa la dodicesima posizione in Serie A e in diciannovesima nel nuovo format dell’Europa League a classifica unica.

Serviva una scossa, una scossa che però non è arrivata e che ha portato la società a optare per un addio ufficializzato forse con troppo ritardo. Adesso la palla passa in mano a Claudio Ranieri, che avrà ancora una volta l’arduo compito di risollevare le sorti della squadra.

Ranieri ancora in giallorosso: durata e cifre del contratto

Nel pomeriggio è arrivata la tanto attesa ufficialità sul ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa. Per l’ex Cagliari pronto un contratto fino al 3o giugno 2025 e, secondo quanto riportato da Eurosport.it, il tecnico guadagnerà circa un milione di euro.

Secondo le ultime indiscrezioni per lui ci sarebbe anche un posto in dirigenza, nulla di ufficiale ancora, ma sarebbe un segnale di gratitudine meritatissimo vista la grande persona che è e ciò che rappresenta per questo club.

Adesso è il momento di ripartire

Nel momento più buio Claudio Ranieri può rappresentare la luce che può guidare la squadra fuori dal baratro, per provare a tornare a lottare per le posizioni che più le competono.

Nulla è ancora perduto, ma servirà un netto cambio di marcia per scalare posizioni in classifica e per lottare per il passaggio del turno in Europa.