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“Mi sono rifugiato nell’alcool”: calcio italiano scosso dalla notizia | L’ex Serie A cade nel baratro

I tifosi in curva tra fumogeni e alcool - Foto Lapresse - Ilromanista.it
I tifosi in curva tra fumogeni e alcool – Foto Lapresse – Ilromanista.it

La notizia ha destato clamore in tutto il mondo del calcio, la confessione del giocatore, l’alcool lo ha condannato

Il talento non sempre basta. Anche nel mondo del calcio sono diversi gli episodi di carriere che non sono mai sbocciate a causa di comportamenti inappropriati fuori e dentro il campo, con poco impegno dimostrato in allenamento, la scarsa propensione al sacrificio e a dimostrare attaccamento per la maglia indossata.

La mentalità e l’attitudine fanno la differenza per il definitivo salto di qualità e il pessimo rapporto con lo spogliatoio e l’allenatore è un ulteriore fattore che impedisce di diventare il giocatore più rappresentativo del club.

L’attrito con la tifoseria è una delle conseguenze possibili, nel caso in cui le aspettative non siano rispettate e predomini la sensazione che le prestazioni fornite siano inferiori alle reali potenzialità del giocatore in questione.

Fattori esterni possono incidere ed è quello che è capitato a un attaccante di A che è stato protagonista di un episodio, risalente a settembre, che costa caro, con un processo breve che lo condanna.

Una condanna immediata per un fatto che ha destato clamore in tutto il mondo del calcio

Lui è Ben Yedder. Il tribunale penale di Nizza ha condannato a due anni di reclusione il nazionale francese, ex capitano del Monaco.

Il giudice ha accordato la sospensione condizionale della pena, a una multa di 5.000 euro, a una sospensione della licenza di guida di sei mesi e all’obbligo di prendersi cura e risarcire la vittima, una donna di 23 anni, che avrebbe subito dal calciatore una violenza sessuale, determinata da uno stato di ebbrezza che non giustifica comunque il suo operato.

Ben Yedder festeggia una rete - Foto Lapresse - Ilromanista.it
Ben Yedder festeggia una rete – Foto Lapresse – Ilromanista.it

La ricostruzione dell’accaduto, il giocatore confessa e spiega cosa lo ha spinto a quel gesto

Il giocatore ha dichiarato di aver agito condizionato dall’assunzione di un’ingente quantità di alcool: “Ho bevuto e bevuto per due, tre giorni. Non ricordo cosa sia successo. A causa dell’alcool ho problemi di memoria. Non ero me stesso, so che è brutto, ma ero sotto l’effetto dell’alcool“.

L’ammissione è arrivata, le scuse non sono state sufficienti per evitare la condanna: “Ho difficoltà a fidarmi delle persone perché in passato sono stato tradito in parecchie storie. E così mi sono rifugiato da solo nell’alcol, ma mi rendo conto che è stato l’errore peggiore della mia vita“.