Qui non c’è la cultura del lavoro: sonora bastonata a Trigoria | Pazienza finita in un lampo
La Roma sta cercando in tutti i modi di uscire dalla crisi. Le premesse però non sono delle migliori, piovono accuse molto pesanti
Da quando Claudio Ranieri ha accettato di guidare la Roma per la terza volta nella sua carriera tutto l’ambiente, sia esterno che interno al club giallorosso, ha ritrovato un briciolo di serenità e di fiducia in vista delle prossime impegnative gare di campionato ed Europa League.
Il settantatreenne tecnico testaccino ha preso saldamente in mano le redini dello spogliatoio fin dal suo primo giorno di lavoro. Ranieri, come peraltro annunciato nella conferenza stampa di presentazione, sa bene che non c’è tempo da perdere.
Sono fin troppi i punti che Pellegrini e compagni hanno gettato dalla finestra, molti dei quali contro squadre che stazionano nella seconda metà della classifica. I bonus ora sono finiti e il calendario di certo non sorride ai colori giallorossi.
Il clima che si respira all’interno del centro sportivo di Trigoria non può del resto essere dei migliori: i risultati sono deprimenti e le prospettive tutt’altro che esaltanti. Ranieri però è sicuro di poter togliere la Roma dalla graticola e riportarla in posizioni di classifica più consone al suo reale valore.
Trigoria sottosopra, Ranieri è una furia: allenamenti durissimi
Domenica prossima quello che aspetta l’allenatore testaccino è un vero e proprio battesimo del fuoco: i giallorossi affronteranno al Maradona il Napoli di Antonio Conte, rimasto in vetta alla classifica nonostante il pesante 0-3 incassato per mano dell’Atalanta.
Gli azzurri vogliono riprendere subito il cammino interrotto dieci giorni fa e la Roma nelle condizioni attuali rappresenta l’avversario ideale per ritrovare i tre punti e consolidare il primato. Ranieri però non ha alcuna intenzione di recitare il ruolo della vittima sacrificale e in questi giorni sta spronando i suoi in tutti i modi.
Ranieri ha trovato una Roma spenta, le parole non lasciano dubbi
Non sarà facile riattaccare la spina ad un gruppo di giocatori poco abituati al sacrificio e ad allenamenti particolarmente duri. Come sottolineato dalla giornalista Francesca Ferrazza, i giocatori della Roma non sanno cosa significhi la parola ‘sacrificio’.
“A Trigoria non c’è proprio la cultura del lavoro. Domenica giochi contro una squadra difficile su un campo durissimo. Io non so se i cambi di allenatore ai giocatori gli fanno come colpo di spugna: azzeriamo tutto e si riparte. Qua non si riparte, è tutto un continuo“.