Parla Mark Sertori: “La società è un top club. L’obbiettivo è vincere”
Il nuovo Head Of Performance della A.S.Roma Mark Sertori ha rilasciato un’intervista a ilRomanista.eu in cui ha parlato della scelta di lavorare nella capitale
È uscita in mattinata l’intervista integrale rilasciata da Mark Sertori, Head Of Performance della A.S.Roma, al noto quotidiano IlRomanista.eu, nella quale ha parlato della scelta di lavorare nella capitale e dei progressi che sta facendo il club:
“Ho parlato per primo con Dan Friedkin, poi con Ghisolfi e poi di nuovo con Dan Friedkin: ho subito compreso la visione dei Friedkin e ho detto “vengo subito”. La società è un top club, che è cambiata tanto negli ultimi anni, ma che è stata ai vertici della Serie A, facendo percorsi importanti nelle coppe. L’obiettivo non è fare bene per un anno, ma vincere scudetti e arrivare in Champions League per 10-12 anni, creare quindi una continuità di risultati.
Sertori ha poi aggiunto: “Il Manchester City, ad esempio, ha avuto diverse fasi negli ultimi anni: Guardiola è arrivato dopo un lungo percorso, costruito anche con altri allenatori, un percorso di crescita globale del club. Dopo il titolo vinto con la rete di Aguero, il club si è stabilizzato a grandi livelli. Ma la Roma è più avanti rispetto al Manchester City di 15 anni fa. Qui a Roma sento un’energia incredibile, il sangue dei tifosi, li senti sempre, non c’è una parola per descriverli, “energia” forse non basta. Qui la Roma è una religione.
Nel corso dell’intervista Sertori ha poi spiegato nel dettaglio il suo ruolo:”Io sono il direttore delle performances, in altre parole sono capo della “Sport Science” ovvero fisioterapisti, massaggiatori e psicologi. Tutto ciò che riguarda la performance è in carico a me. Qui ho trovato tanta qualità, tanta esperienza, c’è da fare un cambio di passo, piano piano questo cambio ci sarà. Abbiamo avuto delle difficoltà, è vero, De Rossi è stato esonerato, poi è toccato a Juric, ma ora c’è Ranieri. Lo conosco bene, sono 50 anni che è nel calcio, chiunque lo conosce. E ora dobbiamo risalire la classifica, questo è l’obiettivo primario”.
Sertori sul caso Dybala: “L’obbiettivo è farlo giocare il più possibile”
Nel corso dell’intervista si è parlato anche della situazione Dybala, e di quali potranno essere gli scenari per il suo futuro: “Non avevo ancora lavorato con lui. Ma Paulo ha dei piedi incredibili. Sì, stiamo provando con lui un’altra strada, non possiamo dire quale, ma l’obiettivo è farlo giocare il più possibile, renderlo più continuo, abbiamo visto cosa sa fare quando è in campo. Vogliamo che raggiunga gli standard degli altri giocatori. Ma a volte la natura supera la scienza. Vi faccio un esempio.
“Ho lavorato per molti anni con Vincent Kompany al City quando ero un terapista. Lui si faceva male ai polpacci in continuazione e abbiamo provato di tutto, lavoravamo insieme ore e ore, sono tornato a casa alle 3 di notte per lui. Ma giocava e si faceva male. A volte ci sono giocatori così, è la natura. Sei lì che cerchi qualcosa nel corpo ma non trovi nulla, ne conosco tanti così in Inghilterra”.
Sertori su Hummels: “Mats fuori condizione? Se non gioca è responsabilità dell’allenatore”
Un altro degli argomenti più spinosi in casa Roma è l’impiego di Mats Hummels, sul quale anche Mark Sertori si è voluto soffermare, parlando di come il calciatore sia in condizione e che un suo eventuale impiego dipende dalle scelte dell’allenatore.
“Mats fuori condizione? Mi sembra chiaro che se gioca o meno sia responsabilità dell’allenatore. Io parlo solo del mio lavoro e vi dico che ho trovato un ottimo professionista, con energia, carattere, esperienza, un uomo di enorme valore. Lui è venuto qui a Roma per la sua esperienza, per la sua carriera incredibile. Ogni giorno aiuta tanto i ragazzi più giovani in allenamento, li guida: Mats è un esempio di professionalità, dà il 100% tutti i giorni”.