Arrivato da immigrato, adesso vuole la gloria | L’Italia del calcio è stata avvisata: stanno parlando tutti di lui

Non è solo una favola. La storia incredibile del calciatore vivo per miracolo e ora astro nascente del calcio italiano. 

Potremmo partire dalla morale per poi andare a ritroso e ripercorrere le tappe della carriera del protagonista di questa storia. Non solo una favola ma un racconto ricco di gioia e sana determinazione. Tanti ragazzi potranno ispirarsi alla storia di questo calciatore.

Soprattutto una storia vera. Un percorso che avrebbe potuto fermare chiunque e invece ha dato sostanza a un sogno, quello di diventare un calciatore professionista. Il calcio è vita, lo abbiamo detto tante volte e anche in questo caso nulla può essere lasciato al caso.

Stiamo già sentendo parlare di questo giocatore e magari tra qualche anno quelli che ora sembrano sogni potranno tramutarsi in obiettivi concreti. Un passo alla volta, senza dimenticare le proprie origini e quella sofferenza che fa rima con fame.

Adesso in tanti osserveranno la seconda parte del tragitto di questo calciatore, animato da tanta voglia di fare e quel coraggio necessario per vincere ogni partita. La più importante l’ha già vinta ma ora arriva il bello.

Una storia vera

Tanta umanità e coraggio. A volte è bene andare oltre le copertine, oltre quelle apparenze che ci fanno immaginare un mondo ricco di soldi e privo di persone in difficoltà. In questo caso ci stiamo riferendo a una storia davvero delicata e che per questo merita grande attenzione.

Sulayman Jallow, 28enne attaccante gambiano dell’Audace Cerignola, sorpresa del girone C di Serie C, ha una storia da raccontare. Il suo percorso per arrivare fin qua non è stato facile. In un’intervista al Corriere dello Sport il calciatore ha dichiarato quelli che sono i suoi obiettivi per il futuro.

Dal barcone al campo da calcio

Le parole di Jallow hanno un peso: “Sono arrivato in Italia con il barcone ma non ricordo granché – ha raccontato attraverso le colonne del Corriere dello Sport -. Voglio guardare avanti, sono qui da tanti anni e mi trovo molto bene”.

Che cosa riserverà il futuro? “La voglia di fare bene c’era anche in altre squadre ma qui c’è un’ambizione diversa. L’asticella è alta e si vede che vogliamo vincere. Se crediamo nella Serie B? E perché non dovremmo? Viviamo partita dopo partita, cercando di vincere più partite possibili. Poi ci sono anche le avversarie. L’ambizione, però, è quella e la Serie B è un sogno”.