Dovbyk in cerca di riscatto: il bomber ucraino a secco di gol da un mese
Anche Artem Dovbyk ha accusato dal punto di vista delle prestazioni le difficoltà riscontrate dalla Roma: il bomber non segna da un mese
Artem Dovbyk è stato senza alcun dubbio una delle più grandi sorprese della scorsa stagione di Liga, riuscendo non solo a contribuire a portare il Girona in Champions League, ma anche a conquistare il titolo di Pichichi del campionato spagnolo con oltre 20 gol, lasciandosi alle spalle gente come Lewandowski e Bellingham.
Le sue prestazioni in estate hanno attirato l’attenzione dell’Atletico Madrid, che andò vicinissimo a strapparlo ai rivali, questo però prima dell’inserimento della Roma, che è riuscita a convincere il calciatore nonostante l’handicap di non partecipare alla Champions League.
Il suo impatto nella capitale inizialmente è stato devastante, con il bomber ucraino che era riuscito a scrivere il suo nome sul tabellino dei marcatori per diverse partite consecutive, facendo registrare sei gol, di cui quattro in campionato e due in Europa League.
L’ultimo mese sotto la guida di Juric però è stato difficilissimo non solo dal punto di vita dei risultati collettivi, l’ex Girona infatti non è mai riuscito a segnare in questo arco temporale, l’ultima volta infatti risale alla sconfitta per 3-2 contro il Verona.
Dovbyk a caccia di gol: i compagni devono supportarlo meglio
Con Juric in panchina uno dei più sacrificati a livello tattico era proprio Artem Dovbyk, al quale venivano richiesti troppi compiti in fase di non possesso, allontanandolo dalla porta e dalla possibilità di fare gol. Anche la squadra ha contribuito poco, essendo lui un attaccante d’aria di rigore è fondamentale che gli arrivino palloni giocabili, non avendo nelle sue corde la giocata individuale.
Le colpe però vanno divise a metà anche con il calciatore stesso, che troppo spesso non si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa negli ultimi venti metri. Anche lui con Ranieri è alla ricerca della forma migliore, e anche per lui quella con l’Atalanta potrebbe essere la partita della svolta morale, grazie ad un gol che scaccerebbe i fantasmi di un mese passato a digiuno.
Roma, dalle fasce pochi bonus: l’attacco soffre
Il modulo con uno schieramento a tre dietro e soli due esterni a tutta fascia è un’arma a doppio taglio. Se da un lato concede una maggiore densità nella parte centrale del campo dall’altra chiede uno sforzo supplementare ai terzini, chiamati ad essere un punto di riferimento sia in fase di costruzione che in quella di non possesso.
I laterali sono una parte fondamentale di questo modulo, ed il fatto di non ricevere bonus in termini di gol e assist non può che essere limitante per la produzione offensiva, da qui spiegato in parte il problema di Dovbyk nel trovare la rete. Contro il Tottenham si sono visti tutti i limiti di Angelino in copertura, ma alla fine grazie alla spinta offensiva arriva proprio da lui l’assist per il gol del pareggio, esempio lampante del sacrificio che richiede questo modulo, che potrebbe essere però riproposto anche contro l’Atalanta grazie all’impiego di Saelemaekers dal primo minuto.