Il campionato italiano si deve fermare: dopo il dramma arriva l’annuncio | Decisione presa all’unanimità
Una scelta che non può non tener conto degli ultimi episodi avvenuti in campo. Il calcio questa volta deve fermarsi.
Una decisione forte, perfettamente coerente con quanto successo sui campi di calcio nelle ultime settimane. Un trend da invertire e una presa di posizione netta. Questo sport ha spesso fatto parlare di sé per i suoi scandali ma in questo caso la direzione presa è un’altra.
Ci hanno pensato gli organi responsabili a scendere in campo, dicendo no all’indifferenza. Uno sport inquinato dalla violenza non può raccontare nulla a milioni di appassionati. Soltanto uniti si possono raggiungere traguardi molto più importanti rispetto a un risultato calcistico.
I più giovani, osservando un movimento senza valori, non potranno trovare l’ispirazione per provare a lanciarsi in un percorso ricco di ostacoli ma che può regalare la gloria. E allora ecco un nuovo stop.
Dopo i drammatici avvenimenti dell’ultimo periodo arriva una mossa strategica che potrebbe dare la svolta decisiva. Un cambio di rotta necessario quando ormai tutti avevano perso le speranze pensando a uno sport diverso, più vicino alla gente.
Il campionato si ferma
Dall’Eccellenza all’Under 14 non fa differenza. Nel weekend del 7 e 8 dicembre non giocherà nessuno nel Lazio. La decisione è arrivata dopo l’ennesimo atto di violenza nei confronti dell’arbitro di turno. Sembra una fake news ma non è così.
Come riportato dal portale ciociariaoggi infatti “Dopo un incontro con l’Osservatorio Anti Violenza e tutti i presidenti di sezione, è arrivata la decisione unanime di sospendere tutte le gare nel weekend del 6, 7 e 8 dicembre 2024. Un gesto di protesta che vuole lanciare un messaggio forte contro la violenza sugli arbitri. “È una decisione insindacabile e necessaria”, ha dichiarato Daniele Doveri, presidente di Roma1″.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso
Nel 2023 sono stati registrati ben 519 casi di violenza nei confronti degli arbitri in tutta Italia, contro i 334 dell’anno precedente. Un dato che fa riflettere e che ha spinto le autorità a non restare ferme.
Negli ultimi anni, episodi come le aggressioni agli arbitri Cavalieri, Bernardini e Pozzi hanno purtroppo lasciato un segno. Questa volta una corrente interna al mondo del calcio ha deciso di dare un rosso diretto alla violenza.