I dogmi della cura Ranieri: semplicità, zero alibi e fiducia nei propri mezzi | Così la Roma è tornata a vincere
Sebbene sia troppo presto per un giudizio completo cominciano a vedersi i primi segnali della cura Ranieri, vittoriosa anche contro il Braga
Nelle ultime due gare la Roma di Ranieri è tornata non solo a vincere, ma anche a convincere, grazie a due vittorie con un risultato ampio, cosa che non si vedeva dal successo per 3-0 in casa contro l’Udinese, fattore che lascia ben sperare i tifosi soprattutto per la qualità del gioco espresso, in particolare dei singoli.
Manu Koné ormai non è più una sorpresa, eppure anche lui continua a crescere partita dopo partita, riuscendo a diventare di fatto il vero padrone della mediana romanista, ma non è l’unico che sta cominciando a dare segnali positivi quando chiamato in causa.
Contro i portoghesi si è rivisto finalmente anche Lorenzo Pellegrini, autore di una prova di sostanza grazie al gol segnato e alle tante azioni create, simbolo di una ritrovata fiducia che non possiamo che augurarci possa ritrovare a pieno. Un altro uomo che sta dimostrando ottime cose in campo a sorpresa è Abdullhamid, che nelle ultime due uscite da titolare ha trovato un gol ed un assist, facendo impazzire i supporter romanisti e anche i suoi connazionali.
Questo ritrovato entusiasmo non può che essere merito del tecnico giallorosso Claudio Ranieri, che anche in un momento difficile come questo non si è tirato indietro, e che sta dimostrando di saper fare un grande lavoro soprattutto dal punto di vista mentale.
I comandamenti della cura Ranieri: così la Roma è tornata a vincere
Prima dell’arrivo di Ranieri la Roma era in piena crisi di risultati, una crisi che aveva affossato il morale della squadra, caduta in un tunnel dal quale sembrava difficile poter uscire. Il tecnico ha riportato quello che negli ultimi mesi era mancato, la semplicità, ma soprattutto il suo arrivo è servito anche a placare le proteste dei tifosi, che sono tornati a sostenere la squadra in massa allo Stadio Olimpico, con la Curva Sud, lo zoccolo duro del tifo romanista, che ha omaggiato il futuro dirigente con cori e striscioni.
Il grande lavoro dal punto di vista della mentalità sta cominciando a far sorgere i primi risultati, e anche le qualità dei singoli, che hanno meno timore nel provare la giocata, sta consentendo una maggiore elasticità nella fase offensiva, grazie al maggiore movimento nella trequarti avversaria che garantisce maggiori spazi da sfruttare in fase di costruzione. È sicuramente troppo presto per dare un giudizio concreto dunque, eppure l’ambiente romano non può che guardare con maggiore fiducia dopo quanto visto nelle ultime partite.
Dovbyk ancora a secco: la Roma ha bisogno anche di lui
Finora uno dei calciatori apparsi più in difficoltà dall’arrivo di Ranieri in panchina è senza dubbio Artem Dovbyk. L’ucraino sta vivendo un lungo digiuno dal gol, che continua ormai dalla gara persa in trasferta contro il Verona, ovvero dallo scorso tre novembre, decisamente troppo tempo per un bomber del suo calibro, ma soprattutto per uno dei calciatori più pagati della rosa.
Anche per lui gli alibi sono terminati, ed è arrivato il momento di dimostrare il suo valore, magari tornando al gol proprio nella prossima sfida contro il Como, nella quale la Roma ha un’ottima opportunità per fare un altro balzo in classifica, e trovare una continuità di risultati che manca ormai da tutta la stagione.