“Voglio giustizia”: l’ex Roma racconta gli anni di sofferenza | La confessione in diretta
Parole chiare che non lasciano spazio a interpretazioni. I tifosi intanto si schierano e prendono una posizione ben precisa.
Tra alti e bassi la Roma di Claudio Ranieri riparte dalla convincente vittoria in Europa League contro il Braga. Una gara che ha visto i giallorossi scendere in campo sin dai primi minuti con il giusto atteggiamento.
È stata soprattutto la serata di alcuni giocatori letteralmente ritrovati. Da Pellegrini, autore di una prova da vero leader fino ad Abdulhamid, in gol e sempre pericoloso quando ha attaccato alle spalle i difensori avversari.
Intervenuto negli studi di Sky Beppe Bergomi ha parlato così del lavoro del tecnico Ranieri.Ranieri: “Ha rivitalizzato molti giocatori, da Hummels a Paredes, Pellegrini, lo stesso Hermoso. Sta dando fiducia a tutti i giocatori e credibilità all’ambiente. C’è tanto da lavorare ma questo è un ottimo passo”.
Proprio il terzo gol del difensore spagnolo ha chiuso definitivamente il discorso, pompando di autostima e fiducia l’intero ambiente. Ora nelle prossime gare capiremo se la Roma è davvero guarita.
L’ex Roma vuole vederci chiaro
Proprio in concomitanza di questo importante appuntamento sono giunte in redazione delle parole molto pesanti. Problemi in campo che possono aver avuto delle ripercussioni anche fuori. Non occorre compiere un grande sforzo di memoria per parlare di questa situazione.
L’ex tecnico giallorosso José Mourinho è tornato a parlare dei suoi anni in giallorosso e del momento che sta attraversando il grande rivale Pep Guardiola, soprattutto da un punto di vista. I duellanti, come li aveva chiamati Paolo Condò, sono destinati a far parlare sempre di sé.
Parole che sanno di giustizia
LaRoma24.it riporta le parole dello Special One. “Io e Pep abbiamo lavorato insieme per tre anni, ero assistente e lui giocatore, mi piace molto lo sa, io piaccio a lui e sa che non ci sono problemi fra noi. Un conto sono le nostre parole, un altro i nostri sentimenti. Non è vero che voglio la retrocessione del Manchester City ma è vero che voglio giustizia”.
“Molte volte club piccoli vengono puniti per 5 o 10 euro oltre il budget e le regole del FFP. Io ho sofferto tre anni alla Roma per le limitazioni alla Roma. Non penso sia giusto che questi grandi squali finanziari riescono sempre a trovare il modo di scappare alle regole. Sono solo un uomo di calcio, amo il calcio. Mi piace la giustizia nel calcio”.