Roma, il caso finisce in tribunale: grave danno economico alle casse societarie

I Friedkin e un caso che finisce in tribunale: la Roma e il grave danno economico subito. Una storia ancora irrisolta: ci penserà il giudice.

Non avevano mai speso così tanti soldi i Friedkin per la loro Roma. Per tanti motivi. In primis perché gli statunitensi non hanno mai amato spendere e spandere, non è nella loro concezione aziendale del calcio. In più dovevano tappare i buchi in bilancio della precedente proprietà, quella di James Pallotta. Non proprio il top della lungimiranza.

In più c’era quel gentlement agreement con l’UEFA. Anche volendo i Friedkin non potevano spendere per alzare il tasso qualitativo e quantitativo della squadra, una lamentela che Thiago Pinto aveva sempre sottolineato nella sua esperienza come “uomo mercato” giallorosso.

La questione stadio, poi, ha avuto il suo peso a livello di investimenti. Tutto bloccato fino alla scorsa estate, quando i Friedkin hanno dato il via libera a una campagna acquisto che ha superato (e di tanto) i cento milioni di euro.

Trentasei milioni di euro (tra parte fissa e bonus) per Artem Dovbyk. 25,6 milioni euro, pagabili in quattro esercizi più bonus fino a un massimo di 4 milioni per Soulè. 23 milioni di euro per Le Fee, il secondo acquisto più costoso dei Friedkin dopo Abraham (40 milioni più due di bonus). E ancora.

Quanti soldi spesi

Più di cinque milioni per riscattare Angelino, più di quattro per Dahl, quasi due per Saud Abdelhamid. Uno e mezzo per Sangarè, mai così tanti acquisti da parte dei Friedkin, senza dimenticare gli svincolati Hermoso e Hummels.

Eppure in questo trambusto, non è passata inosservata una cessione per la quale la Roma deve prendere ancora dei soldi. E chissà se li prenderà visto che ad oggi il caso è finito in tribunale e sarà un giudice a stabilire chi ha ragione.

La rivendicazione

I Friedkin, infatti, tramite i loro avvocati hanno citato in giudizio il Basilea per la cessione di Riccardo Calafiori dal Bologna all’Arsenal. L’Azzurro è stato ceduto 50 milioni di euro, la metà i felsinei l’hanno data proprio agli svizzeri, come da accordi. Ma c’era un altro accordo per il momento non rispettato.

Tra Basilea e Roma era stato però stabilito che i giallorossi – ha rivelato Calcio & Finanza – oltre al milione già ricevuto nel 2022 per la cessione del giocatore – avrebbero anche incassato il 40% della futura rivendita. In ballo ci sono circa 9,5 milioni. Palla al giudice.