Nessuno mi ha più chiamato | Dalla Nazionale alla disoccupazione: meritava molto di più
La parabola dello sportivo che ha fatto il giro del mondo. Nel giro di poco tempo la sua vita è decisamente cambiata.
Il calcio a volte dà e altre toglie. Proprio così: il protagonista di questa vicenda ha per molto tempo sognato il momento del trionfo, per poi realizzarlo e subito dopo restare senza alcuna aspirazione. A volte il tempismo nella vita non è dei migliori.
Quanti calciatori e quanti allenatori hanno aspettato una vita prima di alzare un trofeo o correre a perdifiato verso il centro del campo? Quel momento ti resta dentro e in alcuni casi va immortalato per non lasciarselo scappare.
La maglia della nazionale per alcuni è un premio, per altri una conferma, altri ancora la associano al momento più alto e brillante di una carriera intera. A seconda dei significati, quando tutto finisce, si possono provare dei sentimenti diversi.
Dalla Nazionale alla disoccupazione, forse il rimpianto questa volta avrà bussato alla sua porta. Quando ci si rende conto che seguire sempre e solo l’orgoglio può fare male. Quando la dignità non è riuscita a fare luce sulla verità.
Una chiamata sbagliata
A volte la chiamata di un direttore di gara può compromettere l’andamento di un match. La scelta dell’ex ct della nazionale italiana Roberto Mancini di mettere un punto alla sua storia in azzurro ora viene considerata in maniera assai diversa.
Dagli screzi con il presidente federale Gravina, passando per la chiamata dell’Arabia Saudita fino ad oggi. Chi l’avrebbe detto? Non solo il Mancio si è pentito ma ora è rimasto senza squadra. Ora ci sarà tempo sicuramente per ripensare a quello che è stato e fare spazio nella mente e nel cuore per nuove avventure di calcio.
Non lo vuole più nessuno
Intervistato dal TG1 Roberto Mancini ha parlato così del suo momento da allenatore disoccupato. L’approdo nella Capitale, sponda giallorossa, era stata un’ipotesi ma l’ex ct ammette: “Non sono stato contattato da alcun club”.
Sull’addio burrascoso alla nazionale Mancini dichiara apertamente che è stato un errore. “Non la rifarei la scelta di lasciare l’Italia per l’Arabia Saudita per motivi tecnici, di calcio. Allenare la Nazionale è la cosa più bella. Forse non ci siamo capiti, magari un momento di difficoltà. Mi riferisco a Gravina”.