“Sia dirigente che allenatore”: Roma, colpo di scena | Doppio ruolo per una sola persona
I problemi della Roma stanno per essere risolti da una singola persona, i Friedkin si sono stufati di eccessive deleghe e affidano la gestione del club a lui
La Roma sta cercando di risalire in classifica dopo l’arrivo di Claudio Ranieri che è subentrato circa un mese fa a Juric che, a sua volta, era stato chiamato in corsa al posto di Daniele De Rossi, tecnico con cui i giallorossi avevano iniziato una stagione che fino a questo momento ha un bilancio fallimentare e un caos gestionale che necessita di una rapida risoluzione.
Il mister è stato scelto in quanto uomo d’esperienza e profondo conoscitore dell’ambiente, una figura in grado anche di riportare entusiasmo e fiducia a una tifoseria calorosa ed esigente che si merita ben altri risultati.
Alcuni che erano certi di un posto da titolare sono stati relegati in panchina, con Ranieri che sta dando fiducia a chi si impegna maggiormente in allenamento. Paulo Dybala è una presenza imprescindibile dato il talento che ha più volte lodato l’allenatore e la sintonia con il compagno di reparto Dovbyk si sta piano piano rivelando.
Anche sugli esterni Ranieri ha le idee chiare e ha promosso dal primo minuto Abdulhamid e Saelemaekers che non avevano trovato spazio con il predecessore.
Una finestra invernale di mercato che la Roma deve sfruttare
Il mercato di gennaio terrà conto di queste modifiche nelle gerarchie all’interno dello spogliatoio, con alcune cessioni sorprendenti che potrebbero verificarsi, tra cui quella di capitan Lorenzo Pellegrini, contestato dalla curva e bocciato nelle ultime partite.
Ranieri che potrebbe non accontentarsi di un ruolo di semplice traghettatore ma gettare le basi di un progetto a lungo termine. Molto dipenderà dal rendimento dei giallorossi nel girone di ritorno.
La Roma lo seguirà in tutto e per tutto, è lui la figura ideale per tornare in alto
Ne è convinto Conflitti che ai microfoni di Radio Manà Manà Sport dichiara: “La sensazione è che Ranieri non solo sia convinto di poter essere un dirigente importante per la Roma ma anche di poter essere l’allenatore della prossima stagione”.
Questa doppia mansione e responsabilità è dettata dal lavoro opinabile di chi l’ha preceduto: “Lina Souloukou probabilmente è una bravissima dirigente, ma ha fatto dei disastri mettendo bocca su questioni di campo che non le competevano”.