Grazie Torino, adesso Beto è nostro | Sistemato il reparto offensivo: testa al secondo rinforzo

L’attaccante dell’Everton dei Friedkin lascerà il Goodison Park per tornare in Italia a sistemare un reparto offensivo incompleto.

Quindici minuti, recupero escluso. È quanto totalizzato da Beto nell’ultimo turno di Premier, nella sconfitta al Goodison Park di Everton con l’acqua alla gola, battuto 2-0 dalla rivelazione Nottingham Forest e sempre più impelagato nella lotta per non retrocedere.

Logico pensare a una rivoluzione in casa Toffees, basta guardare la classifica di Premier per capirlo: l’Everton è sedicesimo, con appena due punti di vantaggio sulla paludosa zona retrocessione. A gennaio deve cambiare per forza.

L’arrivo ufficiale dei Friedkin, nuovi proprietari dei Toffees, potrebbe favorire uno scambio di giocatori tra Roma ed Everton, ora in mano alla stessa proprietà. Non è detto, però, in fondo le vie del mercato sono infinite.

Ma il ritorno di Beto in Serie A è una possibilità, per due macro motivazioni. La prima è che l’attaccante portoghese naturalizzato guineense ha mercato, la seconda è che conosce molto bene il campionato italiano, dove ha fatto benissimo con la maglia dell’Udinese.

Tante possibilità

Si era parlato di Beto proprio in ottica Roma, anche se adesso ci sono almeno due squadre pronte a prenderlo. La prima è il Torino, da mesi a caccia di un vice Zapata, insostituibile come leadership ma numericamente parlando può far comodo a Vanoli.

Come rivelato da Gianluca Di Marzio di Sky, il Torino ha fatto un sondaggio per Beto, cercando di prendere l’attaccante dell’Everton con la tradizionale formula del prestito con diritto di riscatto. Ma l’Everton, all’alba della sessione invernale di mercato non sembra voler aprire a questa formula, anche se, come il mercato insegna quello che oggi è impossibile, domani è probabile. E poi ci sono tante possibilità di rivedere Beto in Serie A, non necessariamente con la maglia del Torino.

L’alternativa

Pur restando per i granata la prima scelta, Beto è finito nel mirino di una Fiorentina che sta facendo benissimo quest’anno, anche se non vince da tre partite, ma che ha bisogno di un vice Moise Kean, l’unico a segnare con una certa continuità in casa Viola.

Ma, prima di pensare a Beto, la Fiorentina deve cedere là davanti. Beltran non sta incantando molto, peggio di lui Christian Kouamé, finito in basso delle gerarchie di Raffaele Palladino e possibile partente a gennaio. Ironia del destino l’ivoriano fa parte proprio della lista dei papabili prospetti del Torino, insieme a Simeone del Napoli. Un bell’intreccio, dunque. Anche se tutte le strade portano a un ritorno in Serie A di Beto. Non resta che capire dove continuerà la stagione.