Da stella del calcio al marciapiede: l’assurda storia dell’ex Roma | Oggi campa in questo modo
Una storia che ha dell’incredibile ma che purtroppo è diventata realtà. Il calciatore non sembra avere rimpianti.
Le parole più usate dai tifosi o dagli amanti del calcio in generale sono due: rimpianto e rinascita. Sì perché la seconda sembrava essere possibile fino a quando la prima non ha preso il sopravvento.
Non tutti possono conoscere certe dinamiche personali e familiari. Quando crollano certi pilastri della propria esistenza tutto si fa dannatamente più complicato. Serve una forza non indifferente per lasciarsi scivolare tutto addosso e continuare a vivere al meglio delle proprie possibilità.
Senza alcuna vergogna certe persone non ce la fanno. La delusione e il dolore sono troppo grandi. La fragilità è naturale, spontanea. Così il calciatore si è trovato improvvisamente a rivivere certe situazioni che aveva conosciuto prima della fama e del successo.
Chissà cosa avrà pensato e come si sarà sentito. Gli addetti ai lavori hanno potuto testimoniare solo in parte quel viaggio interiore. Da fuori è tutto sempre più chiaro. Dalla possibile rinascita al rimpianto: ecco di chi si tratta.
Il crollo dell’impero
Ci vogliono tempo, sacrificio e costanza per raggiungere certi risultati e una folata di vento gelido per dimenticare tutto. Adriano Leite Ribeiro, ex calciatore brasiliano classe 82, ha detto troppo presto addio ai propri sogni di gloria.
L’ex calciatore di Inter e Roma (con i giallorossi ha messo piede in campo solo in 5 occasioni) avrebbe potuto dare molto di più alla sua gente e alle squadre per le quali ha indossato la maglia. Qualcosa gli ha impedito di spiccare il volo e puntare alla conquista del Pallone d’Oro.
Una vita buttata
Come riportato dal Fatto Quotidiano, la vita dell’ex Imperatore è decisamente cambiata. “Circondato da amici e con tanta voglia di divertirsi: Adriano aspettava questi momenti da tanto tempo. Un abbigliamento molto semplice e una condizione fisica che tanto si allontana da quella avuta quando era un calciatore”.
Il calciatore ricco, famoso e perfetto a tutti i costi ora non esiste più. Il ragazzo è tornato a casa sua, come se nulla fosse successo. “Nella povertà della sua favela, Adriano si sente sé stesso, forse non lucidissimo ma finalmente libero dai propri demoni”.