Spalletti, addio Italia dopo l’Europeo: “Non ci siamo più sentiti” | Finita un’avventura da sogno
Luciano Spalletti, addio Italia dopo il campionato europeo. Finita una avventura: “Non ci siamo più sentiti”
Una avventura, quella con la Nazionale azzurra, che potrebbe essersi conclusa già in anticipo per il calciatore. A meno che, sulla panchina dell’Italia, ci sia ancora Luciano Spalletti.
Il mister di Certaldo, dopo il disastroso Europeo in Germania, è stato confermato da Gabriele Gravina (anche lui rimasto al suo posto). In Nations League, però, le cose sono decisamente cambiate e si è visto più gioco ed anche quella famosa “fame” che non si è vista a giugno.
Il tecnico è partito da un azzeramento totale. Tanto da fare affidamento su calciatori che, in Germania, non ci sono andati e non potevano esserci. Nella competizione il calciatore in questione ci è andato anche.
Adesso, però, sembra che non rientri più nei pensieri di Spalletti. Tanto è vero che, dopo l’Europeo, i due non si sono più sentiti telefonicamente: uno ha continuato a giocare solo per il suo club, mentre l’altro non lo ha nemmeno inserito nella lista dei convocati.
Addio Italia: “Con Spalletti non ci siamo più sentiti”, è addio?
Dopo l’Europeo è stato tagliato nel giro della Nazionale. Anche se non è mai detta l’ultima parola per Gianluca Mancini. Il difensore giallorosso, uno dei migliori in campo nel Derby vinto contro la Lazio, ha affrontato vari argomenti nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del quotidiano “Il Tempo“.
Tra i temi affrontati, appunto, quello dell’esclusione di Spalletti dalla lista dei convocati azzurri. Una scelta che lo ha inevitabilmente colpito e che difficilmente può averla messa da parte. Queste le sue parole in merito: “Dopo l’Europeo non ci siamo più sentiti. Lo ringrazierò sempre per la possibilità di aver partecipato agli Europei anche se non sono andati bene“.
Escluso da Spalletti, il difensore ci spera ancora: “Vediamo cosa accadrà”
Con tutti i calciatori, però, Spalletti è sempre stato sincero ed onesto. Non solo: anche schietto. Proprio questo aspetto lo ha voluto fortemente sottolineare Mancini: “È sempre stato schietto con me e molte volte anche se non mi aveva convocato mi chiamava se c’era bisogno e io ho sempre dato la mia disponibilità“.
Il sogno di ritornare a vestire la maglia della Nazionale, ovviamente, non è svanito del tutto. Anzi, Mancini ci crede ancora. Soprattutto dopo il ritorno di Ranieri in panchina alla Roma ha acquisito molta più consapevolezza in campo: “La nazionale è il sogno di ogni bambino. Vediamo cosa accadrà, lui ha sempre detto di non voler chiudere le porte a nessuno”.