Ranieri al Corriere Dello Sport: “È finito il tempo della Rometta. I Friedkin abituati a pensare in grande”
Nella seconda parte dell’intervista rilasciata al Corriere Dello Sport Ranieri ha parlato così del futuro della squadra e della proprietà
Un uomo con le idee chiare quello che parla ai microfoni del Corriere Dello Sport, attraverso una lunga intervista nella quale il tecnico ha parlato di diversi temi caldi, tra cui il futuro a breve termine della squadra, spendendo parole di lode per la famiglia Friedkin:
“Ho girato il mondo, allenato dappertutto, da noi c’è sempre stata troppa tattica, giocatori ingabbiati, talenti frenati e spettacolo depresso. Le cose sono cambiate con la globalizzazione del calcio. Calcio globalizzato, non evoluto. Più informazioni per tutti e più omologazione. D’accordo sull’organizzazione difensiva, sulla personalizzazione dei compiti, ma poi in campo ci vanno loro. Che devono sentirsi bene e giocare con naturalezza, come sanno. Cosa vuoi che si possa dire a gente come Dybala, Del Piero, Totti? Ma anche a Hummels, Paredes, Pirlo, Lampard, ti butto lì un po’ di nomi”.
Sul suo obbiettivo alla Roma ha dichiarato:“Rimetterla in moto e porre delle basi solide, la Roma deve tornare a lottare per qualcosa di importante, per lo scudetto. È finito il tempo della Rometta, ora c’è la Roma, i Friedkin sono abituati a pensare in grande…. Cerco di fare quello che so e posso. In un secondo tempo metterà la mia esperienza al servivo della società”.
Sulla sconfitta di Como ha aggiunto: ““Per quell’orribile secondo tempo. Ero molto amareggiato, la partita era cambiata e non siamo stati capaci di leggerla. Posso anche perdere, ma se c’è stata la prestazione l’amarezza passa più in fretta”.