In panchina ci sarà un ritorno | Juventus, l’erede di Motta lo conoscono tutti: tifoseria spaccata a metà
La Juventus è in subbuglio: il clamoroso ko in semifinale di Supercoppa contro il Milan ha fatto esplodere polemiche e contestazioni
Un vulcano sul punto di eruttare. Questa oggi è la Juventus in seguito all’inattesa sconfitta incassata nella semifinale della Supercoppa Italiana contro il Milan. L’entusiasmo e la fiducia che si respiravano in casa bianconera all’inizio della stagione sembrano distanti anni luce.
L’arrivo di Thiago Motta, l’allenatore più richiesto in Italia e non solo, gli oltre 200 milioni di euro investiti sul mercato sembravano il viatico per un rilancio in grande stile di un club che non vedeva l’ora di tornare a vincere.
I risultati, però, soprattutto in campionato, hanno deluso le aspettative della vigilia. Vlahovic e compagni hanno chiuso il girone d’andata al quinto posto in classifica, anche se con una gara in meno, a ben dodici lunghezze di distacco dal Napoli capolista.
La squadra bianconera in questo primo segmento di stagione non si è espressa sui livello di rendimento auspicati e anche il gioco ha lasciato parecchio a desiderare. Il ko in Supercoppa ha fatto da detonatore a una crisi che da settimane covava sotto la cenere.
Juventus, Thiago Motta ai saluti: in panchina un ritorno clamoroso
Un periodo difficile che potrebbe produrre un clamoroso ribaltone in panchina. L’eventuale esonero di Motta non è all’ordine del giorno ma in caso di nuovi risultati negativi sarebbe un’opzione da non scartare a priori.
Il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, secondo talune indiscrezioni, avrebbe iniziato a guardarsi intorno. Per ora si vocifera solo di contatti esplorativi e molto generici, ma se tutto dovesse precipitare la scelta di un nuovo tecnico diventerebbe un’assoluta priorità.
Juventus, Giuntoli riflette: c’è un nome più ‘caldo’ di altri
Non si sono lasciati molto bene Cristiano Giuntoli e Massimiliano Allegri. Anzi, si può dire che c’è mancato poco che i due venissero alle mani. In caso di emergenza però, poiché nel calcio come nella vita tutto può succedere, non si può escludere un riavvicinamento.
Allegri conosce l’ambiente come nessuno e possiede l’esperienza giusta per rimettere in carreggiata una macchina potente e veloce ma priva delle necessaria tenuta di strada per vincere le gare. Per questo un ritorno dell’allenatore toscano non si può definire impossibile a priori, soprattutto alla luce della scelta fatta dal Milan che ha puntato su Sergio Conceicao. Le porte di Milanello si chiudono, quelle della Continassa potrebbero riaprirsi.