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“Mi sputerei in faccia”: carriera distrutta per colpa della droga | Italia del calcio in lacrime

Rovinato per colpa della droga
Calcio italiano in lacrime – IlRomanista.it (Foto Facebook)

Calcio italiano sconvolto ed in lacrime per le dichiarazioni dell’ex atleta: carriera distrutta per la droga

Una carriera che poteva risultare ancora più esplosiva, fino a quando non è caduto in un brutto tunnel: ovvero quello della droga. Purtroppo non si è trattato affatto del primo ed ultimo caso che si è verificato nel mondo del calcio.

Una carriera macchiata, nel peggiore dei modi, fino a quando non è stato messo da parte. Tanto da ripartire nelle categorie inferiori. Prima, però, un lungo periodo di squalifica. Ha pagato i suoi errori e si pente amaramente di quello che ha fatto.

L’ex calciatore ha affrontato diversi argomenti, tra questi anche quello relativo alla droga, nel corso di una intervista che ha rilasciato ai microfoni del “Corriere della Sera“.

Nel corso della sua carriera ha vestito maglie importanti come quella del Napoli, Milan, Sampdoria, Perugia, Empoli, Reggiana e molte altre. Poi il buio più totale e la fine di una carriera che poteva diventare davvero importante.

Carriera interrotta bruscamente, tutto per colpa della droga: squalificato 8 anni

Negli anni ’90 l’Italia calcistica era considerata la patria dei portieri. Gianluca Pagliuca, Angelo Peruzzi, Francesco Tolto, Gianluigi Buffon e molti altri ancora. In questa lunga lista poteva tranquillamente starci il nome di Angelo Pagotto. Purtroppo, però, il 51enne in passato ha cercato altre scorciatoie che gli hanno rovinato inevitabilmente la carriera. Quasi 50 partite in Serie A, un Europeo Under 21 vinto con calciatori che, pochi anni più tardi, hanno fatto parlare molto di loro. Di Pagotto, invece, si è parlato, ma in negativo: la squalifica di 8 anni a causa della cocaina. Il mondo gli è crollato letteralmente addosso. D’altronde non potrebbe essere altrimenti.

Queste le sue parole al ‘Corriere della Sera’: “Per me era evasione. Ero al Crotone, giocavo poco. Ho conosciuto tante brutte persone a cui non ho saputo dire di no. La droga mi distaccava dalla realtà. Credevo che risolvesse i problemi, ma non era così. Sono stato dipendente per 3 anni, ho sofferto di depressione. Per 6 mesi non mi alzavo dal divano. Ho provato a smettere, ma senza risultati“. Una vicenda che lo ha fatto allontanare dalla madre, tanto è vero che i due non sono più in ottimi rapporti. Anche se spera di poterla incontrare nuovamente.

La rivelazione di Pagotto
La rivelazione di Angelo Pagotto – IlRomanista.it (Screenshot video YouTube)

“Mi sputerei in faccia”, rovinato dalla droga: una carriera macchiata

Nel gennaio 2000 risultò positivo ad un controllo antidoping quando era al Perugia. Venne squalificato e licenziato dal club umbro. In merito a ciò il rapporto con la ex moglie si incrinarono. Poi conobbe un’altra donna, dove ha avuto due figli, ma anche con quest’ultima le cose non andarono per il meglio. Adesso il suo presente si chiama Carolina. Pagotto ora vive sulle montagne fiorentine di Castagno D’Andrea.

Come riportato in precedenza ha vestito anche la maglia del Milan dove era il secondo di Sebastiano Rossi. Ricorda bene quel periodo e, soprattutto, quanto ha guadagnato: “Ho incassato 350 milioni di lire, ancora oggi non so dove li ho spesi. Cene con gli amici, regali. Con quei soldi a quest’ora avrei sei case. Andavo in Via Montenapoleone e iniziavo a spendere. Versace, Armani. La banca mi aveva rilasciato anche la carta oro con cui non avevo limiti. Sperperavo 40 milioni al mese, oggi mi sputerei in faccia“.