Né Allegri né Sarri: panchina consegnata a Unai Emery | Il suo nome ha messo tutti d’accordo
Il valzer delle panchine in vista della prossima stagione sta per prendere il via e spunta per la nostra Serie A il nome di Unai Emery
Mancano cinque mesi abbondanti al termine dell’annata calcistica ma molti club sono già impegnati nella costruzione della rosa per la prossima stagione. Un edificio il cui primo e più importante mattone da apporre è la guida tecnica.
Sarà dunque il consueto e tradizionale valzer delle panchine ad accompagnarci da qui alle prossime settimane. In Serie A tra i cosiddetti grandi club il più attivo nella ricerca di un nuovo allenatore è la Roma.
Le sorprese però, come spesso capita, sono dietro l’angolo: ad oggi nessuno, forse solo Conte al Napoli, ha la certezza di rimanere al suo posto. Per le ragioni più diverse Thiago Motta, Simone Inzaghi e Sergio Conceicao non sono sicuri di restare rispettivamente alla guida di Juventus, Inter e Milan.
Il mercato dei tecnici, per fortuna, offre parecchie soluzioni di alto livello. Solo per limitarci all’Italia sono liberi e in cerca di una nuova esperienza professionale Massimiliano Allegri, Roberto Mancini e Maurizio Sarri.
Allegri e Sarri non vanno bene, il colpo è un altro
Se bianconeri, nerazzurri e rossoneri sperano però di confermare i loro attuali tecnici, la panchina della Roma cambierà certamente padrone. A partire da giugno Claudio Ranieri diventerà consigliere particolare del presidente Dan Friedkin, offrendo un contributo essenziale alla costruzione del nuovo progetto tecnico.
Ad oggi il tecnico che addetti ai lavori ed esperti di mercato considerano più vicino al club giallorosso è Massimiliano Allegri, ma guai a dare tutto per scontato. Maurizio Sarri è una delle alternative più credibili, però non è l’unica.
Unai Emery in Serie A? Un indizio può essere decisivo
Starebbe prendendo corpo in queste ultime ore un’opzione affascinante e suggestiva, quella di Unai Emery. Il cinquantatreenne allenatore basco attualmente alla guida dell’Aston Villa piace soprattutto a Dan Friedkin, che nei mesi precedenti all’acquisizione dell’Everton ha raccolto parecchie informazioni sul suo conto.
Emery ha lavorato in Spagna, Francia e Inghilterra, ottenendo ovunque risultati molto importanti. Alla sua speciale collezione mancherebbe solo l’Italia, che stando ad alcune dichiarazioni passate lo ha sempre affascinato. Per ora è solo un’ipotesi, ma l’approdo di Emery alla Roma potrebbe diventare una possibilità concreta tra qualche settimana.