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Accusa gravissima, il presidente finisce in tribunale | Ultima ora: cos’è successo al numero 1 del club

Martelletto giudice
Martelletto Giudice – pexels – IlRomanista.it

Il presidente finisce nei guai: ora rischia grosso. L’accusa è pesantissima nei confronti del numero uno del club: ecco cosa è successo. 

Nel corso della storia abbiamo assistito svariate volte a presidenti di squadre di calcio finire nei guai. I motivi sono diversi e possono spaziare in più ambiti. Spesso devono gestire le finanze del club, che includono stipendi dei giocatori, costi di gestione e investimenti nelle infrastrutture.

Se la squadra non riesce a generare entrate sufficienti, si può trovare in difficoltà economiche, con conseguenti rischi di fallimento o di sanzioni da parte delle autorità calcistiche. In altri casi, invece, i presidenti sono coinvolti in scandali legati alla gestione illecita dei fondi, frodi fiscali o corruzione.

Possono essere accusati di falso in bilancio, evasione delle tasse o di gestione non trasparente dei flussi di denaro. Le federazioni e le leghe calcistiche come UEFA e FIFA, hanno regolamenti molto stringenti che riguardano la gestione delle squadre. I presidenti possono essere sanzionati o addirittura estromessi in caso di violazione delle normative.

A volte, le difficoltà possono anche derivare da conflitti interni tra presidente e allenatori, giocatori o altri dirigenti. Le decisioni controverse sulla gestione tecnica o sul mercato possono minare l’autorità dei presidenti e generare dissidi che influenzano negativamente la squadra.

Laporta nei guai

In sintesi, dunque, le difficoltà che possono coinvolgere i numeri uno dei club calcistici sono molteplici e derivano da una combinazione di vari problemi. Chi finisce nei guai spesso si trova ad affrontare accuse di cattiva gestione finanziaria, corruzione, conflitti di interesse e altre forme di abuso di potere.

Joan Laporta, presidente del Barcellona, rischia grosso. Testimonierà nei prossimi giorni come persona indagata su un reato di presunta frode e rischia fino a 6 anni di carcere. I fatti in questione risalgono al 2014, quando non era numero uno blaugrana. E’ accusato di aver frodato 4,7 milioni di euro ad un uomo che aveva vinto 34 milioni alla lotteria.

Joan Laporta/ fonte Ansafoto-ilromanista.it

Cosa è successo

Da avvocato, Laporta avrebbe consigliato alla famiglia vincitrice di investire nella società CSSB Limited, guidata dall’ex direttore generale del Barcellona. L’uomo ha firmato un contratto per il deposito di una parte di denaro nella società per un periodo di 3 anni e con un interesse annuale del 6%. Laporta avrebbe agito sia come consulente della società che come avvocato dell’uomo.

L’accusa nei suoi confronti è di aver approfittato della ‘mancanza di conoscenza finanziaria’ dei ricorrenti. Tra il 2016 e il 2018 sono stati firmati 5 diversi contratti di prestito. La famiglia sostiene di aver ricevuto solo 84mila euro a fronte dei 792mila euro che avrebbe dovuto guadagnare e di non essere stata rimborsata della somma investita. Laporta ha sempre negato rapporti con la società.