Costretto a vivere con mamma e papà | Era straricco, adesso non ha più una lira: la Serie A è un lontano ricordo
Il lento declino dell’ex protagonista del campionato italiano di Serie A. Ecco come è cambiata la sua vita.
Dalle prime pagine dei giornali all’anonimato. A volte basta davvero poco per ritrovarsi davvero in basso, fino a toccare il fondo. L’ex calciatore non è riuscito a rialzarsi e la sua storia può ispirare tante giovani promesse che tengono acceso questo sogno.
Una parabola diventata improvvisamente discendente e che ha preoccupato fin dalle prime battute familiari, amici e tifosi. Quando la carriera del calciatore finisce, è molto più semplice del previsto ritrovarsi senza niente in tasca.
Le prospettive, da un certo momento in poi, non sono state poi così chiare e le difficoltà del contesto hanno fatto il resto. La situazione adesso è davvero critica nonostante un passato che lo aveva visto esprimersi da protagonista nel nostro campionato italiano.
Dalle stelle alle stalle. Costretto a vivere con mamma e papà e con tanti momenti bui ancora da affrontare. Ora il protagonista di questa vicenda dovrà chiedere aiuto per ritrovare la serenità perduta.
Un passato in Serie A
Stiamo parlando dell’ex calciatore del Brescia Cadete e di una parabola diventata all’improvviso molto ripida e pericolosa. Soprattutto dal punto di vista personale. Come riportato da Fantacalcio.it, l’ex calciatore (che ha messo insieme un totale di 13 partite ufficiali con il club lombardo) non se la passa affatto bene.
Era la squadra del Presidente Corioni e di un calcio che adesso non esiste più. Cadete può essere definito a tutti gli effetti una meteora del nostro calcio. Un solo gol e poche emozioni da raccontare alle generazioni che non lo hanno potuto ammirare dal vivo.
Costretto a vivere con mamma e papà
“Cadete vive di comparsate in tv, anche disperate come quella al Grande Fratello lusitano (è stato uno dei primi concorrenti ad essere eliminato), dove ha raccontato di essere tornato a vivere con i genitori, servendosi del sussidio statale di circa 189 euro a settimana che ultimamente non arriva più, causa un contenzioso con l’Amministrazione”.
Una situazione drammatica: “Ho perso tutto quello che ho investito – ha detto l’inverno scorso in un’intervista documentario ad una tv portoghese – “Ho avuto un sacco di gente irresponsabile intorno a me e nel momento in cui smetti di giocare cambia tutto: gli agenti non ti chiamano e non sei più nessuno. Mi capita di sentire ex calciatori che dicono di avere un sacco di amici nel calcio: è una bugia, quando lasci nessuno vuole sapere più niente di te”.