La cura Ranieri trasforma la Roma: vittorie, tanti gol segnati e l’obbiettivo Europa alla portata
Dal suo ritorno sulla panchina giallorossa Claudio Ranieri è riuscito a trasformare la squadra, tornando a lottare per l’Europa
Una delle stagioni più complicate per la Roma, che nel corso della prima parte del campionato e della coppa europea ha collezionato una serie di record negativi, tanto da finire a ridosso delle ultime posizioni, ritrovandosi coinvolta nella lotta per non retrocedere.
Una squadra che paga un mercato incompleto, nonostante siano stati spesi la bellezza di 130 milioni di euro, ma soprattutto basato sul costruire una rosa che giocasse a 4, e che invece si esprime meglio quando schierata con tre difensori centrali.
Il primo a notare questo particolare fu De Rossi, che dopo poche gare decise di tornare al sistema usato anche da Mourinho, ma per fare questo è stato necessario un ulteriore intervento in entrata, con l’arrivo di Hummels ed Hermoso, entrambi a parametro zero.
Con Juric la situazione non è migliorata, anzi il contrario. Il fatto di non aver mai impiegato l’ex Dortmund rimane una delle sue più grandi colpe, aggiunta a quella di non esser stato in grado di dare una vera e propria scossa all’ambiente, tanto che non lui la formazione capitolina faceva fatica anche solo a creare gioco e a rendersi pericolosa, ma con l’arrivo di Ranieri finalmente qualcosa sembra esser cambiato.
Ranieri trasforma la Roma: tanti gol segnati e risalita in classifica
Dopo un avvio frastagliato quello che serviva alla Roma era ritrovare serenità e consapevolezza nei propri mezzi, e chi meglio di Ranieri per dare la scossa ad una squadra dimostratasi fin troppo fragile a livello mentale, e che invece oggi sembra sulla strada giusta per provare a risalire la china. Il tecnico è riuscito a trasformare completamente alcuni calciatori, in particolare Hummels e Paredes, due che al contrario con Juric erano finiti ai margini della squadra, ma non solo.
Grazie alle sue idee di gioco i giallorossi riescono a rendersi più spesso pericolosi e ad imbastire trame di gioco che consentano di creare maggiori occasioni da gol, complici gli ottimi lavori svolti da Manu Koné in entrambe le fasi e alla tecnica di Angelino, che nel suo ruolo naturale sta dimostrando di poter dare un grande contributo alla manovra offensiva. Le statistiche parlano chiaro, in 12 partite giocate la Roma ha infatti fatto registrare la bellezza di 26 gol fatti, con una media di 2,16 reti per gara che hanno consentito la risalita in classifica portando la squadra dalla zona retrocessione al nono posto.
Roma, adesso l’Europa è più vicina
Si pensava che dopo un avvio così penalizzante dal punto di vista dei risultati avesse ormai compromesso la qualificazione alle competizioni europee per quanto riguarda il prossimo anno, ma così non è stato. Al momento infatti la Roma occupa la nona posizione, con un ritardo di sole quattro lunghezze dal Milan all’ottavo posto (posizione che in caso in cui l’Italia guadagni uno slot in più per la Champions potrebbe valere la qualificazione in Conference), anche se i rossoneri hanno una partita in meno rispetto ai giallorossi.
Anche la distanza dal quarto posto si è assottigliata, anche se ad oggi resta un obbiettivo decisamente fuori portata visti i 10 punti da recuperare sulla Juventus, che ha una rosa decisamente più attrezzata, mentre sono solo sei i punti di ritardo sul Bologna, che occupa attualmente il sesto posto. La formazione allenata da Ranieri inoltre ha ancora la possibilità di centrare la qualificazione provando a vincere la Coppa Italia, competizione dove a seconda degli accoppiamenti potrebbe bastare arrivare in finale per strappare un pass per la prossima Europa League.